Da anni l’Università di Trento con il Dipartimento di ingegneria e scienza dell’informazione e la Fondazione Bruno Kessler collaborano sull’intelligenza artificiale e il machine-learning. Una delle priorità delle due istituzioni, come già dimostrato dai progetti realizzati negli ultimi anni nei settori industria 4.0, salute e smart cities, è garantire che le tecnologie dell’IA siano a servizio di aziende e cittadini. Queste attività saranno ulteriormente sviluppate grazie alla partecipazione al laboratorio europeo Ellis sull’IA. L’obiettivo è creare un “ecosistema della ricerca” in Trentino e rendere il territorio sempre più competitivo a livello internazionale.

Laboratorio diffuso

Ellis (European laboratory for learning and intelligent systems) è come un “laboratorio diffuso” che riunisce scienziati e scienziate delle più prestigiose realtà di ricerca europee (da Oxford e Cambridge a Zurigo e Tubinga) che si occupano di apprendimento automatico. Attualmente conta 39 unità in 14 Paesi. L’intento è quello di promuovere lo sviluppo scientifico dell’intelligenza artificiale in Europa, rendendo l’intero continente leader mondiale in questo campo. Le Unità Ellis vengono selezionate sulla base dell’eccellenza scientifica da un comitato di scienziati di diversi paesi. Nicu Sebe, docente al Dipartimento, è il co-direttore dell’Unità Ellis di Trento insieme a Bruno Lepri responsabile dell’Unità di ricerca Mobs del Centro per la Società Digitale di FBK.


“L’Unità Ellis di Trento – ha affermato Sebe – ha lo scopo di consolidare i legami già molto forti tra i due principali attori, l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler, ma anche di riunire l’intero ecosistema di ricerca del Trentino comprendente start-up, industria, e la pubblica amministrazione. Sarà anche un punto focale per i ricercatori attivi nel Nord-Est Italia”.
“L’unità Ellis di Trento sarà caratterizzata da una forte multidisciplinarietà e coinvolgerà argomenti fondazionali e applicativi – ha aggiunto Lepri – In particolare, l’unità si focalizzerà su approcci innovativi in visione artificiale, elaborazione del linguaggio naturale, remote sensing, apprendimento automatico, intelligenza artificiale sociale e cooperativa, e allo stesso tempo presterà molta attenzione alle applicazioni dell’intelligenza artificiale alle sfide climatiche, urbane, della vita online, e dello spazio che caratterizzano la nostra società”.
Le attività delle due istituzioni di ricerca trentine spazieranno in più settori: dalla creazione di nuovi algoritmi per la classificazione automatica dei dati allo studio di sistemi di correzione dei pregiudizi nei modelli di programmazione di sistemi intelligenti; dallo sviluppo di nuove metodologie per il telerilevamento e il monitoraggio dei cambiamenti climatici alle strategie per rendere le città più smart e sicure; dalle indagini in ambito spaziale all’ideazione di strumenti per contrastare disinformazione online, cyberbullismo e discorsi d’odio in rete.

Collaborazioni europee

La partecipazione a Ellis servirà anche ad espandere ulteriormente la rete di collaborazioni europee. Il Dipartimento di ingegneria e scienza dell’informazione ha già stanziato fondi per ospitare ricercatori e ricercatrici provenienti dall’estero. L’ateneo inoltre, ha creato specifici master e dottorati per contribuire alla formazione di giovani talenti specializzati in IA.
La ricerca però non resterà confinata alle sale di laboratorio. L’unità trentina di Ellis promuoverà infatti la creazione di nuove imprese e start up, che rafforzeranno così la nascita di un vero e proprio polo scientifico territoriale in tema di intelligenza artificiale e machine learning.