Viticoltori, tecnici, amministratori provinciali, ricerca, associazioni di categoria: sono le categorie specialistiche che sono chiamate a collaborare per identificare, studiare, affrontare e risolvere le questioni legate all’impatto del cambiamento climatico sul settore vinicolo mediterraneo, ma anche trentino. Una cinquantina di rappresentanti del mondo vitivinicolo hanno partecipato alla conferenza-laboratorio organizzata dalla Fondazione Edmund Mach dal titolo “Scenari climatici per la viticoltura trentina: progettare le strategie di azione per un territorio montano” che ha posto le basi per la creazione di “living lab”, ovvero tavoli di lavoro specifici per giungere ad azioni congiunte. Si è trattato dell’ultimo incontro di “Mediterranean Climate Vine and Wine Ecosystem”, progetto europeo co-finanziato da EIT Climate KIC e rivolto all’ecosistema viti-vinicolo dell’Europa mediterranea, includendo l’intero areale nazionale. Gli argomenti affrontati hanno riguardato la coltivazione della vite in territorio montano, con una particolare attenzione alle possibilità – che potrebbero diventare necessità – di coltivare in un territorio a geografia valliva.