Separazione dei percorsi e locali accoglienti e funzionali, ecco la nuova area dedicata al Centro di supporto provinciale per la cura della fibrosi cistica che fa capo all’Unità operativa di pediatria dell’ospedale di Rovereto. Il direttore generale Antonio Ferro ha espresso gratitudine ai cittadini, ai volontari delle associazioni e al personale della pediatria e ha evidenziato il piacere nel vedere realizzato questo intervento “che rende più funzionale la struttura di riferimento provinciale per la fibrosi cistica, un Centro che, operando in stretta sinergia con Verona, permette ai pazienti trentini di essere curati vicino a casa riducendo così gli spostamenti per accedere alle strutture extra provinciali. Quest’area permetterà di gestire, secondo i più moderni standard di efficacia ed efficienza, i pazienti affetti da fibrosi cistica grazie alla presenza, in un’unica zona, di tutto quanto necessario, permettendo al contempo di separare i percorsi ambulatoriali da quelli dei ricoveri”. Nato nel 2007, il Centro di supporto provinciale per la cura della fibrosi cistica ha sede nell’Unità operativa di pediatria dell’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto e rappresenta il punto di riferimento per i circa 70 pazienti affetti da questa patologia.

Quattro nuovi ambulatori

Ugo Pradal, direttore dell’Unità operativa di pediatria, ha sottolineato: “È con grande soddisfazione che presentiamo oggi i quattro nuovi ambulatori dedicati ai pazienti affetti da fibrosi cistica che permetteranno di non mescolare i percorsi di ricovero con quelli ambulatoriali. Importante, in questi anni è stata la partecipazione attiva delle associazioni dei pazienti e loro familiari – l’Associazione trentina fibrosi cistica e la Lega italiana fibrosi cistica del Trentino – che hanno sempre supportato la pediatria in progettualità condivise e con importanti donazioni. Per questo oggi colgo l’occasione per ringraziarle per la collaborazione e il sostegno che ci hanno sempre dato, non solo per la donazione a copertura dei lavori di ristrutturazione, ma anche per il contributo all’acquisto del pletismografo e del sistema di monitoraggio non invasivo dei gas ematici”.