“Stiamo assistendo ad una trasformazione del mondo del cancro, una trasformazione molto veloce grazie alla ricerca e alla scienza, ma che ha bisogno di arrivare nei territori attraverso delle linee guida nazionali e regionali, anche coinvolgendo il paziente che spesso si trova solo dinanzi al disagio di affrontare una malattia già pesante e in cui ha bisogno di essere sostenuto e aiutato”. Lo dice Beatrice Lorenzin, coordinatore Health & Science Bridge, Centro studi americani, intervenendo all’evento “Medicina di precisione in oncologia – Scenari e modelli applicativi”, organizzato dal Centro studi americani ed Edra. Per raggiungere questi obiettivi spiega Nello Martini, presidente Fondazione ReS “è necessario, attraverso un atto della conferenza Stato-Regioni, istituire, nelle varie Regioni, in maniera ordinata, anche se flessibile, organismi multidisciplinari per la gestione della profilazione genomica. Secondo punto – prosegue Martini – serve istituire centri di profilazione genomica in tutte le Regioni nell’ambito delle reti oncologiche regionali. Terzo ed ultimo punto occorre assicurare, attraverso la Legge di bilancio, un finanziamento dei test di  profilazione genomica rifinanziando quello che era già un emendamento, approvato nella Legge di bilancio dello scorso anno dei 5 milioni di euro, portandolo ad almeno 25/30 milioni di euro e dunque affrontando anche il problema del rimborso dei farmaci che verranno utilizzati nell’ambito dell’oncologia mutazionale”. Proposta condivisa “in pieno” dalla senatrice Castellone che insiste sulla necessità “di rifinanziare questo fondo anche incrementandolo fino ad oltre 30 milioni, perchè 5 milioni non saranno sufficienti”. In questa direzione ha rammentato il direttore Enrico Coscioni “Agenas ha elaborato un documento, predisposto tramite l’Osservatorio di monitoraggio delle reti oncologiche regionali (istituito presso Agenas con Accordo Stato – Regioni del 17 aprile 2019) e con il contributo di alcuni tra i maggiori esperti italiani in ambito oncologico e della Fondazione ricerca e salute. In questo sono raccolti requisiti e indicazioni generali per l’individuazione dei MTB e dei Centri di profilazione genomica”. “Lo Stato – secondo Angela Adduce, Ragioneria generale dello Stato – MEF può decidere in qualsiasi momento di innovare sulle cure sanitarie e penso che sia un dovere andare a perseguire l’innovazione e l’implementazione dell’innovazione. E’ importante però capire a che punto ci troviamo e dall’altra parte se il sistema sanitario è pronto a ricevere questa innovazione”. “L’obiettivo – ha concluso Beatrice Lorenzin – è far arrivare in tempo reale la medicina di precisione ai pazienti in ogni ambito italiano. Serve quindi una rete sempre più inclusiva nei bisogni e nelle necessità del paziente. Questo non è un costo per il sistema sanitario ma è un investimento che aiuta a risparmiare nel tempo le risorse di un malato che sarebbe in condizioni molto più pesanti”.