“Rafforzare le competenze e le conoscenze in ambito ingegneristico, in favore del sistema sanitario e industriale dell’asse del Brennero. Questo l’obiettivo del nuovo corso di laurea inter-ateneo in ingegneria dei sistemi medicali per la persona, nato dalla sinergia tra gli atenei di Verona, Trento e Modena-Reggio Emilia e che sarà attivo da settembre”. Così il rettore dell’università di Trento, Flavio Deflorian, presentando la nuova offerta formativa. “Con accesso libero, il corso di studi intende preparare chi sviluppa dispositivi e tecnologie biomedicali – spiega Deflorian -, chi implementa servizi sanitari di assistenza e cura della persona e chi gestisce strumentazioni sanitarie e servizi informatici e di telecomunicazioni per la sanità. Le specificità del corso di laurea riguardano innanzitutto l’attenzione a tecnologie emergenti come algoritmi di controllo ed elaborazione dati, ma anche intelligenza artificiale con sistemi interconnessi tra loro quali dispositivi indossabili, robot e macchinari dedicati. Un altro elemento chiave è la formazione su aspetti biomedici, etici, psicologici e giuridici”.