Un’idea rivoluzionaria: quella di imparare le strategie di guarigione dalla natura e mimarle con molecole capaci di potenziare i fisiologici meccanismi difensivi del nostro corpo. Lungo questa strada nasce la neo Fondazione Francesco della Valle che prende il nome da uno dei più grandi innovatori del panorama farmaceutico italiano, il quale ha lasciato un segno distintivo nel mondo imprenditoriale. Un visionario che assegnava all’idea un valore assoluto e che ha sempre dato forte spinta alla ricerca e grande fiducia ai giovani ricercatori. Un uomo con il coraggio delle idee, della perseveranza, con una profonda passione per la scienza, quella premiata con tre lauree honoris causa, Co-inventore di numerosi brevetti farmaceutici: più di 120 brevetti estesi in tutti i  principali Paesi.

La presentazione

La Fondazione, costituita come ente del terzo settore, è stata presentata a Padova nell’ambito del simposio Modulare la neuroinfiammazione: sviluppi di un’idea innovativa, in onore proprio di Francesco della Valle, al quale hanno preso partescienziati e medici provenienti da tutta Italia per un confronto sul concetto di neuroinfiammazione come target di terapia, per scambiarsi esperienze maturate nei loro rispettivi settori. Un summit scientifico di primissimo livello organizzato da Epitech, in collaborazione con Innovet per il settore veterinario, con l’Università di Messina, con il patrocinio della SIF, Società italiana di farmacologia, all’insegna di un valore condiviso: la ricerca scientifica. “Con mia madre e i miei fratelli, abbiamo deciso di costituire questa Fondazione al fine di tenere in vita la memoria di Papà, memoria intesa come patrimonio di idee, valori e progetti. Tra questi, proprio quello di una Fondazione rivolta ai giovani, per sostenerne la formazione e le attività di ricerca; un progetto di cui Papà parlava spesso negli ultimi anni – spiega Maria Federica della Valle, presidente della Fondazione -. La Fondazione guarda alla ricerca scientifica; ci guarda soprattutto (ma non solo) con gli occhi curiosi e carichi di entusiasmo dei giovani ricercatori, pronta a sostenerne – anche mediante l’erogazione di borse di studio – progetti di formazione e di ricerca. Guarda avanti, guarda ai risultati che verranno, in un settore di assoluta frontiera – quello della neuroinfiammazione – in cui, come papà, siamo certi che ci sia ancora molto da scoprire”.

Gli obiettivi

La Fondazione ha lo scopo di perseguire la promozione della ricerca scientifica nel campo medico e biologico, con particolare riferimento ai naturali meccanismi preposti alla modulazione della neuroinfiammazione, sia a livello centrale che periferico, mediante aiuti, anche economici, a progetti innovativi di promozione, di formazione e di ricerca, l’erogazione di borse di studio a giovani ricercatori nonché l’assegnazione di riconoscimenti e premi a studiosi meritevoli. A tal fine, la Fondazione, si propone anche di volgere attività di divulgazione scientifica ossia di promozione e di diffusione della cultura e del sapere scientifico, in modo da rendere le nozioni ed i risultati della ricerca nel campo di questo settore biomedico di frontiera – la neuroinfiammazione – patrimonio di tutti;  di istituire premi e borse di studio e di svolgere attività di ricerca diretta. La Fondazione lavorerà con occhio rivolto alla neurodegenerazione, al dolore e alle prospettive future del progetto che per primo si è rivolto alla neuroinfiammazione: il progetto Alia, nato da un’intuizione del Premio Nobel Rita Levi Montalcini. Le nuove conoscenze che emergeranno dalle ricerche promosse dalla Fondazione, consentiranno di capire meglio i meccanismi che sostengono malattie neurodegenerative (dai disordini neurocognitivi lievi fino a quadri di franca demenza) e il dolore neuropatico, vere e proprie epidemie dei nostri tempi.

La ricerca

La ricerca, dunque, grazie alla Fondazione Francesco della Valle, continuerà ad indagare sulle principali “minacce neurologiche” del nostro millennio (demenze, disordini cerebrovascolari), ma anche sui disordini del neurosviluppo (autismo), sulle malattie in cui l’onda infiammatoria si espande fino al sistema nervoso centrale (cistite, colite, osteoartrite) e le sindromi algiche a forte impatto sulla qualità di vita del paziente (endometriosi, fibromialgia, neuropatie periferiche). Malattie e disordini dove la neuroinfiammazione ha un ruolo determinante e si trasforma da elemento protettivo ad effettore di danno.