Sono tre i nuovi chef italiani che hanno deciso di diventare promotori della carne irlandese in Italia e di farlo all’interno di un club davvero esclusivo: il Cibc, Chefs’ irish beef club. Bord Bia, ente governativo per la promozione dei prodotti food & beverage irlandesi, annuncia l’ingresso degli chef Paolo Tippini, Federico Pettenuzzo e Stefano Di Gennaro. Tre importanti talenti creativi che rendono ancora più prestigioso il club creando piatti unici e ricchi di creatività dove l’ingrediente principale è la carne di manzo irlandese.

Il club

Il Cibc è un’iniziativa fondata nel 2004 e gestita da Bord Bia di cui fanno parte prestigiosi chef riconosciuti a livello internazionale che promuovono e valorizzano la carne di manzo irlandese. Gli chef che ne fanno parte hanno deciso di utilizzare la carne irlandese per le sue caratteristiche intrinseche: il gusto, la tenerezza, il profumo e l’importante apporto di sostanze nutritive. Queste peculiarità derivano principalmente dalle tecniche di allevamento tradizionali – che permettono agli animali di pascolare in piena libertà per circa 10 mesi all’anno – e da altre caratteristiche qualitative importanti, come la tracciabilità e sostenibilità, che la rendono una delle carni più prestigiose al mondo.

Gli chef

I nuovi ingressi continuano a rappresentare le eccellenze e l’estro tipici della cucina italiana: il primo è Stefano Di Gennaro, proprietario e chef con una stella Michelin di Quintessenza Ristorante (Trani) con un talento per la cucina creativa italiana. La sua è riconosciuta come una delle migliori del Sud Italia: dopo aver allacciato il grembiule in un laboratorio di pasticceria all’età di 11 anni, infatti, lo chef si è diplomato all’Istituto Hotellerie di Molfetta nel 2004 iniziando così la sua lunga carriera nella ristorazione, trascorrendo molti anni in varie cucine in tutto il paese. L’apertura di Quintessenza Ristorante è stata per lo chef un sogno diventato realtà, una realtà gestita da 4 fratelli in cui i migliori ingredienti vengono preparati con cura e attenzione per offrire un servizio unico al cliente. A seguire, Federico Pettenuzzo, chef stellato Michelin del ristorante La Favellina (Malo) il quale ha seguito le orme culinarie della sua famiglia e dopo aver lavorato con i grandi nomi della cucina italiana – come Alajmo e Crippa – è tornato al ristorante di famiglia dove ha elaborato una personale cucina italiana contemporanea. Una cucina elegante e ricercata, una conferma del lavoro e della passione che lo chef Pettenuzzo porta avanti con le sue creazioni culinarie. Infine, il Cibc dà il benvenuto allo chef Paolo Trippini, classe 1979, il quale muove i suoi primi passi da professionista nel ristorante di famiglia “Da Peppe se Pappa”, aperto dai nonni Giulia e Peppe oltre 50 anni fa. Conoscenza della materia prima e importanti esperienze professionali – come Vissani e Gaetano Trovato per arrivare a Berlino al fianco di Enrico Bartolini – sono i punti chiave del successo dello chef che assume la guida dello storico Ristorante Trippini di Civitella del Lago. Trippini è, inoltre, un apprezzato docente della scuola del Gambero Rosso e un affezionato partner della famiglia Eataly. La sua cucina parte dai colori, dai profumi e dai sapori della terra in cui vive, l’Umbria infatti si ritrova in tutti i suoi piatti e diventa espressione del suo legame con il territorio, con le sue tradizioni e con le materie prime che lo caratterizzano.

Cena a sei mani

Una cerimonia particolare ha segnato l’ingresso dei tre talenti all’interno del club: una cena a sei mani pensata e realizzata per Patricia O’Brien, l’ambasciatrice irlandese in Italia. Nella splendida cornice dell’ambasciata d’Irlanda a Roma, i tre chef hanno realizzato: roastbeef di agnello irlandese, maionese di ostrica Irlanda, tabasco ed erbe dei miei campi (chef Pettenuzzo); riso, scampi irlandesi, mandorla e cipolla bianca Igp di Margherita di Savoia bruciata (chef Di Gennaro) e picanha irlandese, melanzana affumicata, pesto di capperi e salsa lievito madre (chef Trippini). “Creazioni uniche, vero e proprio inno al sapore e al gusto intenso della carne irlandese buona per natura” commenta Patricia O’Brien, ambasciatrice irlandese in Italia. “Siamo molto felici di aver ospitato la celebrazione delle eccellenze irlandesi: in tutte le creazioni realizzate era possibileritrovare i prati verdi e l’aria pulita della nostra Isola di Smeraldo. Un appuntamento e un ingresso quello degli chef che segna ulteriormente il legame indissolubile tra Italia e Irlanda”.