Beckman Coulter Diagnostics, leader nella diagnostica clinica, e Fujirebio, importante produttore di marcatori neurologici e di diagnostica in vitro (IVD), oggi hanno annunciato una nuova collaborazione che combina le rispettive forze negli immunodosaggi a supporto dello sviluppo terapeutico, degli studi clinici, dei rimborsi sanitari e dell’adozione clinica di routine nel campo delle malattie neurodegenerative. L’onere della disabilità e dei decessi causati dai disturbi neurologici, destinato ad aumentare nei prossimi decenni, viene sempre più considerato come una sfida globale per la sanità pubblica. L’Alzheimer’s Disease International stima che le persone colpite da demenza superino i 55 milioni, con una tendenza al rialzo fino a 139 milioni entro il 2050. Con oltre 100 candidati farmaci modificanti il decorso della patologia in fase di sviluppo, la pipeline delle nuove terapie non è mai stata tanto solida. La recente approvazione, da parte della FDA, di due trattamenti monoclonali basati su anticorpi rappresenta un’importante risultato nel miglioramento della salute dei pazienti e nel rallentamento del decorso del disturbo.

La collaborazione

L’intersezione tra la crescente prevalenza di malattie neurodegenerative e i progressi nelle terapie modificanti il decorso della patologia per l’Alzheimer rende sempre più critica la nuova collaborazione tra Beckman Coulter e Fujirebio. Questo impegno congiunto si basa sulla competenza di Fujirebio nello sviluppo dei suoi innovativi saggi di biomarcatori di qualità elevata per le malattie neurodegenerative e nella generazione delle prove cliniche per promuovere l’adozione clinica. Beckman Coulter offre funzionalità proprietarie di rilevamento con sensibilità elevata e un’ampia base installata di analizzatori immunologici per promuovere la disponibilità globale e il supporto dello sviluppo di soluzioni avanzate e più accurate. Per integrare la diagnostica attuale, basata sull’imaging PET o sulla lombare per il test del liquido cerebrospinale, Fujirebio e Beckman Coulter intendono rafforzare l’accesso diffuso a capacità diagnostiche ematiche orientate ai pazienti in grado di integrare e accelerare l’impatto di innovative terapie per la malattia di Alzheimer.