Il Giro d’Italia edizione numero 106 arriva a Tortona e tutta la provincia si veste di rosa. Ed è la provincia di Alessandria, una delle poche capaci di concentrare in pochi chilometri tutta la storia del ciclismo. Da Cuniolo a Gerbi, da Girardengo a Coppi: dove tutto, fra passione, avventura, agonismo, associazionismo è iniziato. Quello spirito sportivo e sociale, si percepisce ancora sulle colline alessandrine, del Tortonese e del Novese. Sui Colli dove si sono allenati per decenni campionissimi e gregari, dove ancora oggi, a vario titolo, donne e uomini pedalano regalando alla natura ciclistica dei luoghi e a se stessi soprattutto emozione. Il museo ACdB (Alessandria Città delle Biciclette) non poteva mancare questo straordinario appuntamento e, grazie all’ospitalità del Comune di Tortona, sarà presente all’arrivo del 17 maggio con un proprio spazio ospitato nei locali dell’amministrazione comunale, presso la Caserma Passalacqua, allo storico indirizzo di corso Alessandria.

La tappa con arrivo a Tortona è l’undicesima, la Camaiore-Tortona, ed è anche la più lunga di questa edizione della Corsa Rosa. 219 chilometri: una prima parte pianeggiante fino allo spezzino dove si entra nell’Appennino Ligure che si supera attraverso il passo del Bracco e la Colla di Boasi. Si percorrono strade prevalentemente a carreggiata ristretta in continuo saliscendi e con numerose curve. Si attraversa quindi la valle e con il passo della Castagnola si entra nella pianura alessandrina. I 30 km finali su strade larghe e rettilinee con la consueta presenza di rotatorie e altri ostacoli alla circolazione. Ultimi chilometri: sempre rettilinei intervallati da alcune rotatorie. Ultima curva (sempre su rotatoria) a circa 500 m dall’arrivo, segue il rettilineo finale di 450 m in asfalto di larghezza 8 m. È lecito immaginare anche stavolta una volata magistrale, sei anni dopo che su quello stesso traguardo Fernando Gaviria, a soli 22 anni, segnò il suo poker rosa nella Reggio Emilia-Tortona. Il colombiano quell’anno “fece un numero” come si dice in gergo: un varco fra le transenne e la cattiveria giusta per regolare Bennett e Stuyven. Interrogando il libro di storia (affascinante) dell’ultracentenario Giro d’Italia scopriamo che è la terza volta che il Giro fa tappa a Tortona. E tornano quei meravigliosi anni Ottanta: quelli di Moser, Visentini, Saronni, Hampstean, per intenderci. E il 1989, l’anno del parigino Laurent Fignon, 72ma edizione, la Meda-Tortona di 198 km fu appannaggio del danese Jesper Skibby. Preistoria, storia, attualità e anche geografia della Corsa Rosa e dei campionissimi: a Tortona, come ad Alessandria “Città delle Biciclette”, come a Novi Ligure (Museo dei Campionissimi), come a Castellania Coppi (Museo en plein air), si respira da sempre questa aria speciale, rinnovata dal passaggio della corsa, delle biciclette.

L’esposizione

Una storia che viene ripercorsa anche all’arrivo della città di tappa del Giro 2023, a Tortona appunto, con un estratto dell’esposizione del Museo ACdB di Alessandria, allestito nella mostra curata da Fausto Galli “Ruote e campioni del nostro territorio nelle collezioni tortonesi” (in corso Alessandria 62), fino al 21 maggio 2023, in un’esposizione che comprende anche cimeli messi a disposizione dal Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. Così, questo fantastico triangolo di Musei del ciclismo celebra e aspetta la Corsa Rosa del 2023. Spiega Roberto Livraghi, direttore del Museo ACDB, progetto che pedala dentro e fuori Palazzo Monferrato ad Alessandria: “Il presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti, Gian Paolo Coscia, è stato inserito nel Comitato di tappa. Crediamo sia un riconoscimento all’azione che il Museo ACDB ha compiuto in questi anni. Del resto, in nessun luogo vicino o lontano esiste un fazzoletto di terra capace di ospitare tre musei del ciclismo tutti insieme, custodi di ricordi e di memorabilia che la passione per la bicicletta continua a fare pedalare, diffondendo un verbo, emozionante, che è una lingua internazionale, fatta di valori e di leggerezza insieme, che ci condurrà anche verso un nuovo traguardo, questa volta tinto di giallo, quello del Tour de France 2024, dedicato al nostro campionissimo Fausto Coppi. Un altro successo per questa timida appassionata terra del ciclismo che diventerà… grande come la Gran Boucle del Tour e lo farà per diversi giorni. Ci stiamo già attrezzando”.