Brevettato il primo strumento per l’analisi cromatica pensato per i saloni di parrucchieri: sono 18 card grazie alle quali è possibile trovare l’armonia cromatica che armonizza il viso (con l’eventuale make up) e i capelli. Le fondatrici Alessandra Da Rold e Claudia Campo Dall’Orto sono due venete cinquantenni, l’idea nata durante il lock down. “E ora anche un corso per spiegare il nostro metodo, che abbiamo registrato a livello internazionale”. L’armocromia è una tendenza che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede. Si basa sull’idea che il colore debba sposarsi al volto. Esistono dei test per identificare i “colori amici” che valgono non solo per l’abbigliamento ed il make-up, ma anche per i capelli. Fino ad oggi, il problema era pratico: come “mostrare” i colori sul viso di una donna? Le ciocche di capelli usate oggi dagli hair stylist non rendono l’idea complessiva. Tantomeno le app sul telefonino. E i consulenti di immagine usano solo piastrine monocolore che servono più al trucco che non alle sfumature dei capelli. Da questa esigenza Alessandra Da Rold, originaria di Conegliano, nel Trevigiano, e Claudia Campo Dall’Orto, di Bassano del Grappa, nel Vicentino hanno deciso di fondare una start up integralmente in rosa (ed è una eccezione nel panorama imprenditoriale tipicamente al maschile), che invece di rincorrere l’ultima tecnologia, aiuta con materiali ecologici e “reali” le donne che vogliono trovare l’armonia cromatica e rispondere alla domanda: “Starei bene con questo colore?”.

L’idea

 L’idea è venuta a Da Rold, a settembre 2019, durante un evento a Venezia dove erano presenti consulenti di bellezza e fashion stylist. “Tutti avevano oggetti da mostrare alle modelle, dalla stoffa ai dettagli. Io, che dovevo proporre il colore e il taglio di capelli, mi trovavo solo con delle ciocche in mano – racconta Da Rold -. Mancava uno strumento concreto per mostrare il colore dei capelli, le app virtuali non danno l’emozione che serve. E da qui è nata l’idea di Haircromia“. Poco dopo è esplosa la pandemia e Da Rold ha colto l’occasione per coinvolgere Campo Dall’Orto. “Volevo un progetto tutto femminile”, spiega ora. L’amica è momentaneamente disoccupata e accoglie la proposta. “Dopo una vita passata a lavorare prima nel mondo della moda e poi in quello commerciale in aziende del mondo fashion, fino ad essere responsabile della distribuzione in Italia di un brand inglese, l’idea di Haircromia mi è parsa davvero geniale e abbiamo iniziato a lavorarci ventiquattro ore al giorno”. C’è voluto più di anno per creare 18 card, tutte realizzate con materiale Saphira Eco, rispettoso dell’ambiente. Ci sono i colori freddi dal blondie al blue black; quelli caldi dal goldie al red; quelli soft dal beige all’exotic. Serviva poi trovare un metodo per selezionare la sfumatura corretta (sono 104 quelle contemplate nel kit), ed è stato ideato il “Metodo Haircromia”. Il nome è stato registrato e la tecnica brevettata sia a livello nazionale che a livello europeo. E adesso la start up sta iniziando a lavorare sul serio.