2,4 milioni di prestazioni ambulatoriali e 28mila ricoveri, quasi il 30% da fuori regione. 500 pazienti dall’estero, 97 curati a titolo umanitario. Più di 900 bambini ricoverati per Covid. Cresce la produzione scientifica con 1.300 pubblicazioni e l’impact factor che raddoppia. Sono alcuni dati della prima edizione del bilancio di sostenibilità dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù che raccoglie in forma integrata i risultati dei progetti e delle attività del 2021.

Il primo bilancio di sostenibilità

I risultati dell’attività del 2021 sono raccolti per la prima volta in un unico report che testimonia l’impegno del Bambino Gesù sul fronte della sostenibilità in tutte le sue dimensioni: sociale, economica, ambientale e digitale. Per redigere il bilancio, attività e progetti sono stati valutati alla luce dei sustainability reporting standards GRI, i criteri definiti dall’ente internazionale di rendicontazione della performance sostenibile Global Reporting Initiative. Le stesse attività sono state poi correlate agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: si tratta di 12 obiettivi (su 17) che l’ospedale contribuisce a raggiungere con il suo operato, primo fra tutti il n. 3: “promuovere la salute e il benessere per tutti”. “Il nostro sforzo quotidiano – sottolinea la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc – è quello di garantire la sostenibilità di questa straordinaria opera di ricerca e di cura, non solo sul piano economico, ma anche e soprattutto sociale. L’ospedale è inserito in un contesto nazionale e internazionale, per questo motivo abbiamo preso come riferimento gli obiettivi delle Nazioni Unite. Seguendo i princìpi della nostra missione – sapere, donare, curare -, l’intera comunità dell’ospedale lavora, assiste e fa ricerca per assicurare cure e salute ai bambini fragili e alle famiglie di qualsiasi parte del mondo”.

Lotta al Covid

Tra i dati in evidenza nel bilancio, le attività per il contrasto al Covid-19. Il 2021, secondo anno di pandemia, è caratterizzato dalla campagna di vaccinazione contro il virus Sars-CoV-2 e da un aumento dei casi di contagio tra i bambini. Al Bambino Gesù sono stati ricoverati complessivamente 936 pazienti (di cui 18 in terapia intensiva), oltre il doppio rispetto all’anno precedente (455). 21.000 le dosi di vaccino somministrate al personale ospedaliero, pazienti, familiari, caregiver, bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni. Oltre 120, invece, le pubblicazioni scientifiche dedicate all’infezione virale.

I numeri dell’assistenza

Sul piano sanitario il 2021 segna un aumento generalizzato dei numeri dell’attività. In particolare le prestazioni ambulatoriali superano la soglia dei 2,4 milioni con una crescita del 23% rispetto all’anno precedente. Aumenta del 7% il numero dei ricoveri (27.963, di cui 593 ricoveri di riabilitazione). In particolare crescono del 5,2% i ricoveri di pazienti provenienti da fuori regione (8.223, pari al 29% del totale) e dell’1,5% quelli di bambini e ragazzi con cittadinanza straniera (3.855, pari al 14% del totale). Tra questi anche 510 pazienti non residenti in Italia, provenienti da 76 diversi Paesi (28 europei, 20 africani, 15 asiatici e 13 americani). Cresce l’attività operatoria con oltre 31.500 procedure chirurgiche e interventistiche (+4,5%) e aumentano del 28% gli accessi al Pronto Soccorso, quasi 80mila nelle due sedi del Gianicolo e di Palidoro. 300 i trasporti di emergenza neonatale; 126 i trasporti tramite l’eliporto vaticano, eseguiti in collaborazione con il Governatorato della Santa Sede. Il numero complessivo dei trapianti di organi solidi, cellule e tessuti eseguiti nel 2021 è di 358. In particolare, 208 trapianti di midollo (di cui 141 da donatore esterno, allogenico); 23 trapianti di fegato (di cui 4 da vivente); 31 trapianti di rene (12 da vivente); 9 trapianti di cuore e 1 di polmone; 50 trapianti di homograft (valvole cardiache); 18 di membrana amniotica e 18 i trapianti di cornea. All’attività trapiantologica si aggiungono anche 7 impianti di cuore artificiale.Per il Bambino Gesù il 2021 è anche l’anno della riconferma dell’accreditamento come “Ospedale Accademico” da parte della Joint Commission International, il più importante ente internazionale di certificazione delle strutture ospedaliere in tutto il mondo.

I numeri della ricerca

Sul piano dell’attività scientifica, il 2021 registra un incremento significativo dei progetti di ricerca (393, +28%) il 24% dei quali dedicati a malattie e tumori rari. Aumentano gli studi clinici nazionali e internazionali(618, +50%), di cui 199 avviati nel corso dell’anno per un totale di 3.517 nuovi pazienti arruolati. Oltre 1.600, complessivamente, le persone impegnate nella ricerca scientifica. Aumenta del 46% il numero delle pubblicazioni scientifiche (da 937 a 1.365) e aumenta dell’83% il loro peso specifico, con il valore dell’impact factor grezzo che raggiunge il punteggio di 7.347 (l’anno precedente era 4.015). Delle 1.365 pubblicazioni, 408 (40%) sono state realizzate con gruppi di ricerca internazionali. Le collaborazioni scientifiche hanno incluso 3.374 enti, di cui 2.848 stranieri e 526 italiani, soprattutto Università e altri ospedali. L’ospedale partecipa a 20 reti ERN (European Reference Network) le reti europee dedicate alla gestione delle malattie rare, 5 delle quali assegnate nel 2021. I pazienti “rari” presi in carico dall’ospedale sono circa 25.000. I nuovi geni-malattia identificati nel corso dell’anno dall’area di ricerca genetica e malattie rare sono 14. Il Laboratorio di genetica medica incrementa ulteriormente la sua attività con 35.000 analisi genetiche (+9% rispetto al 2020). I finanziamenti per la ricerca e la sperimentazione acquisiti nel 2021 ammontano complessivamente a 26,2 milioni di euro. Tali fondi derivano principalmente da grant di ricerca assegnati con un meccanismo competitivo attraverso specifici bandi promossi da enti pubblici e privati, nazionali ed internazionali. I principali enti finanziatori sono stati il ministero della Salute, la Fondazione Airc, la Commissione europea, la Cystinosis research foundation, la Fondazione Umberto Veronesi e altre Associazioni e Fondazioni; la Regione Lazio, il Consiglio nazionale delle ricerche e il ministero dello Sviluppo economico.

Accoglienza e solidarietà

Con il 29% dei ricoveri per pazienti da fuori regione e un numero rilevante di bambini che provengono dall’estero, le attività di accoglienza e i servizi messi a disposizione dell’intero nucleo famigliare assumono un ruolo centrale nel percorso di assistenza. Le famiglie ospitate in accoglienza alloggiativa nel 2021 sono state 2.306, per un totale complessivo di quasi 80.000 notti/persona garantite a titolo gratuito. I pazienti e le famiglie seguite dai servizi sociali dell’ospedale sono state 1.722, di cui il 41% di origine straniera. Le mediazioni culturali in presenza sono state oltre 6.300 per un totale di 40 diverse lingue, più altre 1.000 mediazioni telefoniche in 67 lingue. I bambini e i ragazzi accolti negli spazi ludico-ricreativi sono oltre 13.000. Gli alunni seguiti dalla scuola in ospedale più di 2.300. Proseguono le iniziative di solidarietà all’estero con progetti di cooperazione internazionale in 10 Paesi (Cambogia, El Salvador, Ecuador, Etiopia, Giordania, Iran, Libia, Tanzania, Repubblica Centrafricana e Paraguay) che hanno previsto corsi di formazione e consulenze a distanza in 15 diverse specialità pediatriche attraverso una piattaforma di e-learning dedicata. I bambini provenienti dall’estero a titolo umanitario nel 2021 sono 97. I costi di cura – pari a circa 3 milioni di euro – sono stati coperti quasi per intero dall’attività di raccolta fondi della Fondazione Bambino Gesù Onlus. I pazienti umanitari del 2021 provengono da 42 diversi Paesi.

La comunità

La comunità del Bambino Gesù è composta da circa 3.100 persone tra dipendenti (2.765, pari all’89% del totale), collaboratori (245) e altre tipologie professionali (94), a cui si aggiungono 544 contrattisti di ricerca. Il 99,4% dei dipendenti è a tempo indeterminato. Il 71% sono donne (63% tra i dirigenti). La comunità dell’ospedale comprende circa 800 volontari, espressione di 52 associazioni accreditate, che hanno assicurato un’assistenza quotidiana nelle diverse sedi pari a 55mila ore.