Il Real Sito di Carditello da oggi al 30 luglio ospita Carditello Festival. Dopo essere stato considerato per decenni il simbolo del degrado e dell’abbandono nella terra dei fuochi, e dopo aver resistito alle ferite del tempo e della criminalità organizzata, oggi Carditello è un modello di riscatto per l’intera comunità, aperto a famiglie, bambini e rifugiati. La rassegna musicale – organizzata dalla Fondazione guidata dal presidente Luigi Nicolais, con la direzione artistica di Antonello De Nicola e il sostegno di Regione Campania e Scabec SpA – rappresenta una sfida culturale senza eguali che, narrando emozioni e sensazioni senza tempo, intende imprimere con coraggio una svolta e un rilancio dell’identità e dell’estro che contraddistinguono il territorio. Ad aprire la terza edizione, oggi, il format Passione Live con i più interessati cantanti della scena musicale napoletana: Raiz (Almamegretta), Enzo Gragnaniello, ‘O Zulù (99 Posse), Francesco di Bella (24 Grana), FLO, Maldestro, Gnut, Irene Scarpato (Suonne d’Ajere), Simona Boo, accompagnati sul palco da musicisti eccezionali come Marco Caligiuri (batteria/percussioni), Davide Afzal (basso), Fofò Bruno (chitarre elettriche), Caterina Bianco (tastiere/violino/cori) ed Ernesto Nobili (direzione musicale e chitarre). Il progetto artistico è diretto del giornalista Federico Vacalebre.Uno spettacolo che si propone di diffondere e far rivivere la “canzone napoletana” classica e contemporanea, attraverso un viaggio sensoriale capace di trasportare il pubblico nel cuore pulsante della città di Partenope. In questo scenario, si colloca l’intenso e singolare docu-film realizzato e girato per le strade di Napoli dal regista italo-americano John Turturro che ha voluto raccontare la canzone napoletana, ripercorrendone la storia e sottolineando la sua vivacità e modernità. Nasce così, da un’idea dello stesso Turturro, lo spettacolo prodotto e realizzato da Arealive, realtà partenopea impegnata nella promozione a livello internazionale di artisti napoletani.

Gli appuntamenti

Secondo appuntamento con il Back to the Future Live Tour di Elisa (venerdì 8 luglio), che ha scelto il Carditello Festival per lanciare un messaggio legato alla sostenibilità ambientale. Un vero e proprio festival green, in location dal particolare valore naturale e paesaggistico, promosso sulla base di un protocollo per un basso impatto ambientale. Proprio l’interesse costante di Elisa per il pianeta, ha portato l’Onu a nominare l’artista come primo Ally “alleato” della campagna SDG Action sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Elisa, dunque, è la voce italiana che porterà a Carditello il messaggio di #FlipTheScript: l’impossibile che diventa possibile se si agisce insieme, che significa riprendersi il mondo che appartiene a tutti. Un nuovo paradigma culturale, sociale ed economico, e un forte segnale al Paese sulla responsabilità di tutti verso l’ambiente. E non solo. Durante il tour, prenderà vita il progetto Music For The Planet, realizzato da Music Innovation Hub ed AWorld a favore di Legambiente, per la messa a dimora di alberi in diverse aree italiane. Il processo di rigenerazione e di implementazione del verde urbano coinvolgerà diverse comunità e realtà di rilevanza sociale. Terza data con Alice (venerdì 22 luglio), nome d’arte di Carla Bissi, una delle cantautrici italiane più note e amate dal grande pubblico, che dedicherà un concerto a Franco Battiato. Il sodalizio artistico con Battiato ha caratterizzato una parte importante del percorso musicale e professionale di Alice, che al Carditello Festival presenta il nuovo live tour Alice canta Battiato. In questo viaggio è accompagnata al pianoforte dal maestro Carlo Guaitoli, da tanti anni collaboratore di Battiato in qualità di pianista e direttore d’orchestra.

La voce iconica di Eduardo De Crescenzo e il pianoforte eurocentrico di Julian Oliver Mazzariello (sabato 23 luglio) interpretano a Carditello venti grandi classici napoletani in Avvenne a Napoli, passione per voce e piano. Ripercorrono il prestigioso Canzoniere dai suoi esordi, intorno al 1800, fino al 1950 quando, con lo sbarco degli americani, arriverà in Italia il jazz e la musica cambierà per sempre. Come in una macchina del tempo, alla ricerca del suono perduto, trasportano l’ascoltatore nelle atmosfere di un mondo artistico incantato che raccontò in versi e in musica la bellezza della città e il suo umano sentire. A chiudere il Carditello Festival 2022, sabato 30 luglio, l’omaggio straordinario di Mario Incudine con Carditello – Opera popolare per la Campania Felix, dedicata alla storia del Real Sito di Carditello. Un percorso musicale, attraverso brani inediti, racconti, canzoni e ballate, legato alla storia, alla cultura e alla cronaca del sito borbonico.