La malattia di Crohn e la colite ulcerosa, sono destinate a diventare sempre più diffuse in Italia. Si è sempre trattato di patologie tipiche dell’età giovanile, con un picco di esordio nella fascia tra i 15 e i 30 anni, con alcuni casi anche in età pediatrica. Mentre cambiano gli scenari, la ricerca scientifica propone nuove soluzioni che devono essere rapportate con il quadro reale e con le esigenze dei pazienti. La prima risposta istituzionale a queste nuove esigenze è giunta con il decreto del ministero della Salute del 14 giugno 2021 che ha indetto il “Tavolo tecnico per approfondimento delle tematiche relative alla ricerca, formazione e programmazione nell’ambito delle malattie infiammatorie croniche intestinali”. “Il bilancio di questi primi mesi di lavoro è sicuramente positivo – ha sottolineato il professor Alessandro Armuzzi, coordinatore del Tavolo –. Si sono affrontate tematiche difficilmente trattabili in altro contesto, come i Livelli essenziali di assistenza: auspichiamo una rapida approvazione di quelli già in esame per poi implementarli con le nuove proposte basate sulla continua evoluzione della pratica clinica moderna. Il prossimo impegno di politica sanitaria è poi riaprire il processo del Registro delle Mici: stiamo lavorando al superamento dei blocchi che lo hanno recentemente rallentato. Il Registro può diventare fondamentale per poter disporre di numeriche reali sulle quantità di pazienti, sulla base delle quali valutare adeguate politiche sanitarie e indirizzi verso cui strutturare la ricerca scientifica. Proprio quest’ultima, insieme alla formazione del personale sanitario, rappresenta un ulteriore tassello del lavoro del Tavolo, che sta individuando i settori dove poter allocare i fondi destinati alle malattie infiammatorie croniche intestinali”.

Per il video servizio:https://youtu.be/0hyQ7XibjSU