Da Milano a Roma, passando per Genova, saranno oltre 300 gli studenti americani che quest’anno seguiranno i nostri medici in corsia. Doctors in Italy, il primo programma 100% italiano che permette a studenti stranieri di facoltà sanitarie di scoprire la nuova frontiera del made in Italy, la medicina, al momento collabora con tre realtà ospedaliere: il Gruppo MultiMedica a Milano, gli Ospedali Galliera a Genova e il Campus Bio-Medico a Roma. Presso queste sedi i fellows, ovvero gli studenti osservatori, oltre a sperimentare la vita in corsia hanno anche l’opportunità di seguire progetti di ricerca, respirando l’aria innovativa tipica dei nostri istituti di ricerca, sottolineano i promotori del progetto.
L’obiettivo
“Il nostro obiettivo è dare alla medicina e al mondo della salute in generale un respiro internazionale – afferma Nadia Neytcheva, co-founder e Ceo di Doctors in Italy -. Il progetto nasce nel 2018 e dal 2020 è entrato a far parte anche delle eccellenze selezionate da Bocconi 4 Innovation. Grazie a realtà come la nostra tutti gli studenti avviati a professioni sanitarie, in prevalenza statunitensi ma provenienti da altri Paesi, hanno l’opportunità di venire in Italia per un minimo di 2 settimane e seguire i nostri medici in corsia come osservatori, sperimentando dal vivo quella che è la professione medica. Questa esperienza lascerà loro un imprinting sia umano che professionale. Si tratta infatti di un’opportunità unica per vedere un sistema sanitario pubblico riconosciuto come eccellenza a livello mondiale”. La prossima generazione di medici – si legge in una nota – si sta preparando a un mondo sempre più interconnesso, in cui la cooperazione e la comunità hanno un ruolo centrale. Lo conferma anche la borsa di studio stanziata recentemente da Barack Obama e Brian Chesky di Airbnb (The Voyager Scholarship), per supportare la mobilità internazionale dei giovani americani che scelgono una professione a beneficio della collettività. Prima della pandemia erano 39mila gli studenti americani che ogni anno sceglievano l’Italia come destinazione per esperienze di studio o stage. Alla ripresa dei viaggi, si aggiunge il desiderio delle nuove generazioni di fare esperienze di vita in altri Paesi e ampliare i propri orizzonti culturali. L’Italia è da ritenersi un luogo all’avanguardia per quanto riguarda l’istruzione internazionale in campo medico. Infatti, oltre ai programmi brevi come la Doctors in Italy Fellowship, sono 13 le università pubbliche e 5 le private che offrono corsi di laurea in medicina in lingua inglese.