Il cosiddetto terzo superiore del viso è uno dei più attenzionati dalla medicina estetica, visti i tanti inestetismi che possono svilupparsi in un’area così esposta. Tra le problematiche della zona degli occhi, sono ben note le borse, le occhiaie, le palpebre cadenti e tutte quelle riguardanti la regione periorbitale. “I pazienti che si lamentano di queste condizioni – ricorda il professor Luca Piovano – spesso ne disconoscono le cause. Tra queste, una cattiva ‘postura’ del sopracciglio nell’espressione facciale. Noi chirurghi stiamo puntando alla correzione di questo problema, che può essere sia medica, che chirurgica”. Per la correzione medica, come medici estetici proponiamo i filler o i trattamenti con botulino. Ma si può arrivare a trattamenti chirurgici di pertinenza del chirurgo plastico. “Quest’ultimo – puntualizza Piovano – lavorerà sul rimodellamento della forma del sopracciglio, ma anche sul suo posizionamento, correggendo tutti i tipi di inestetismi, con approcci diretti o indiretti”.

Invecchiamento della fronte

L’invecchiamento della fronte è sempre stato considerato un grosso problema in medicina estetica e chirurgia. In particolare, le rughe sulla fronte sono quasi sempre associate a depressione e ptosi della palpebra. Per restituire al viso simmetricità e freschezza, la soluzione può venire dal lifting della fronte, che restaura l’armonia della parte superiore del viso e ne ripristina l’integrità anatomica e funzionale. Il passare del tempo determina una serie di problemi a livello peri-orbitale, dall’accumulo di tessuto adiposo alle rughe dinamiche e statiche. Il professor Piovano ha sperimentato una tecnica efficace e messo a punto un ‘kit’ per i giovani chirurghi che si apprestano ad eseguire questi interventi correttivi. Tra i vantaggi della tecnica Piovano vi sono la possibilità di effettuare il trattamento in anestesia locale, la rapidità dell’intervento, il costo sostenibile, la possibilità di effettuarlo anche su pazienti calvi; la possibilità di modificare sia la posizione, che la forma del sopracciglio nel preoperatorio, selezionando il segmento specifico da rimuovere. La correzione del sopracciglio sta diventando sempre più richiesta e si associa in almeno la metà dei casi alla blefaroplastica e al lifting cervicale e facciale. Per mantenere i risultati, nel tempo è possibile ricorrere a piccoli ritocchi e re-interventi. “Raccomandiamo tuttavia – conclude il professor Piovano – di non eccedere mai con le correzioni; è necessario rispettare l’anatomia e l’estetica del volto e preferire il ‘bello’ naturale, assecondando le forme e perché no, anche una certa asimmetria del viso del paziente, se è una sua caratteristica specifica”.

Le indicazioni terapeutiche

“Il miglioramento della posizione e quindi dell’estetica delle sopracciglia è una indicazione molto frequente in medicina estetica – commenta Emanuele Bartoletti, presidente della Sime –. Ovviamente l’indicazione terapeutica primaria è per la tossina botulinica, ma anche l’infiltrazione di filler a base di acido ialuronico e idrossiapatite di calcio è molto valida. In particolare, uno dei segni di “cedimento” di questa regione è la diminuzione di distanza tra il sopracciglio e le ciglia per la riduzione del volume osseo causato dai processi di invecchiamento. La sostanza riempitiva iniettata ha la capacità di aumentare la proiezione ossea e ristabilire la giusta distanza tra sopracciglia e ciglia”.