Si è svolto in presenza al Polo Meccatronica Rovereto l’evento finale della Proto Challenge 2022 organizzata dalla Fondazione HIT, Hub Innovazione Trentino. Quest’anno, la sfida per l’innovazione volta a far collaborare i più promettenti studenti e ricercatori trentini della progettazione meccanica con il mondo delle imprese, ha premiato un team composto da 6 studenti di laurea triennale e magistrale del Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Trento. Il gruppo di lavoro, supportato dal coach Ciro Malacarne, tecnico di ProM Facility di Polo Meccatronica – Trentino Sviluppo, ha presentato il progetto giudicato da una giuria di esperti come il più innovativo e meglio sviluppato, rispondendo alle richieste di innovazione dell’impresa brianzola Oversonic Robotics. Il team ha lavorato in particolare all’ottimizzazione strutturale degli arti inferiori di RoBee, un robot umanoide antropomorfo con sistemi di navigazione autonomi avanzati e interazione vocale impiegato nell’industria meccanica, farmaceutica e i servizi di assistenza alla persona come Rsa e centri di neuroriabilitazione.

Alleggerire la massa di un componente

Alleggerire la massa di un componente meccanico, ottimizzarne la geometria per predisporlo alla manifattura additiva, mantenendo o migliorandone le performance. Tutto fattibile grazie ai software di ottimizzazione topologica di ultima generazione. Lo hanno sperimentato sul campo in queste ultime settimane gli studenti e i ricercatori di ingegneria dell’Università di Trento che hanno partecipato alla quarta edizione della Proto Challenge di HIT, la sfida di innovazione focalizzata sul tema della manifattura additiva. Una tecnologia di prototipazione e produzione che sta trasformando la manifattura industriale in tutto il mondo in chiave flessibile, digitale.

Il team

Il team composto da Ashkan Behmanesh, Alessandro Bottene, Massimiliano Fontanari, Federico Marchi, Marco Perini, Mahyar Shamsikolokhi ha elaborato una soluzione innovativa per ottimizzare il robot umanoide dell’impresa brianzola Oversonic Robotics chiamato RoBee. La sfida lanciata dall’impresa al team vincitore consisteva nell’ottimizzazione delle parti strutturali del robot. Nello specifico, il team ha puntato a migliorare il movimento e la forma femore e tibia). I risultati ottenuti sono stati notevoli: riduzione del 69% della massa delle componenti della gamba, miglioramenti estetici, conferimento di un aspetto più umanoide, ma soprattutto, adattamento alla produzione additiva.

Il team vincitore della Proto Challenge 2022.

“Chi, come me, ha studiato parecchi anni fa, ricorda che queste occasioni di sperimentare gli studi sul campo non esistevano proprio – ha commentato in riferimento all’iniziativa il professor Paolo Bosetti del Dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Trento – invidio tantissimo i miei studenti di adesso che hanno la possibilità di frequentare dei corsi universitari che permettono loro di mettersi alla prova prima ancora di iniziare a lavorare: sono un potente stimolo all’apprendimento e alla formazione”.

Le aziende partecipanti

Quest’anno hanno partecipato alla Proto Challenge 32 studenti e dottorandi dell’Università di Trento, in particolare del corso di laurea triennale in ingegneria industriale e dei corsi di laurea magistrale in ingegneria meccatronica e in management e ingegneria dei sistemi industriali. Supportati da 5 esperti nel campo della manifattura additiva, hanno eseguito analisi e simulazioni di ingegneria meccanica sulle componenti dei prodotti delle 5 aziende selezionate per partecipare all’edizione 2022 della Challenge: Bermat (Rovereto), CMV Costruzioni Meccaniche Valentini (Sella Giudicarie), Double S (Brentonico), Elixe (Trento), Oversonic Robotic (Besano in Brianza).