Ad un anno dalla sua apertura, i numeri del Centro clinico NeMO Trento raccontano in concreto come il centro sia diventato il punto di riferimento per persone con Sla, Sma e distrofie muscolari del Trentino, del Triveneto, e non solo. “Per una persona con malattia neuromuscolare la riabilitazione è, prima di tutto, riabilitazione alla vita”. Così il direttore clinico del Centro, Riccardo Zuccarino, ha motivato l’approccio integrato di cura e riabilitazione di NeMO Trento. Un patto che viene compiuto insieme, medico-paziente, perché ogni gesto su cui si lavora ha un valore inestimabile per la quotidianità della persona e della sua dignità di vita. L’analisi dei dati dimostra che l’adeguata presa in carico riduce l’indice della mobilità passiva del territorio e previene le situazioni di acuzie e di emergenza. Sono 465 gli ambulatori specialistici multidisciplinari, 67 i DH e 166 il numero dei ricoveri in degenza, con una media di 20 giorni a ricovero. Il 43% dei pazienti proviene dai territori fuori Provincia, in particolare dal Veneto, dall‘Alto Adige, ma anche dall’Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Friuli e, qualcuno ancora, dal Centro e Sud Italia. La continuità di cura è legata tanto al percorso assistenziale di ogni paziente, quanto alla capacità di rispondere ai bisogni complessi e specifici di ogni patologia.

Per il video servizio:https://youtu.be/xVjx1A4Z8xo