Cibo: cultura, pratiche, paesaggi nella conferenza promossa dal Centro geo-cartografico dell’Università di Trento (GeCo) e dall’Associazione italiana insegnanti di geografia del Trentino Alto Adige. L’appuntamento con la Notte europea della geografia è per stasera alle 20 alla Biblioteca universitaria centrale. La considerazione delle modalità di produzione, distribuzione e consumo del cibo, oltre che dell’utilizzo dei suoi rifiuti, può consentire una riflessione critica sulle relazioni territoriali connesse a tali processi. Questo alla scala locale può permettere, in particolare, di ridefinire le relazioni tra città e campagna, evidenziando come alcuni tipi di attività della filiera del cibo siano in grado di riconnettere luoghi e persone, ricostruendo legami sociali ed attivando la partecipazione attiva della cittadinanza a progetti concreti di sostenibilità. La (ri)scoperta, dei paesaggi del cibo, espressione evidente della tradizione dei territori, può inoltre rappresentare lo strumento per l’individuazione degli elementi culturali su cui, da un lato, fondare e motivare nuovi legami socio-territoriali e, dall’altro, contribuire a conservare specifiche identità territoriali, espressione di valori sociali ed ambientali. Filiere agro-alimentari e paesaggi del cibo di un territorio possono costituire in ambito didattico dei veri e propri percorsi interdisciplinari di conoscenza ed essere tradotti in attività didattiche per i diversi livelli scolastici, contribuendo in modo significativo alla formazione di abitanti e cittadini consapevoli.