L’utilizzo regolare di alcuni integratori alimentari da parte di atleti professionisti può prevenire i danni alla salute dovuti a “stress ossidativo”. Lo afferma uno studio scientifico condotto dal professor Antonio Molina Lopez, farmacista spagnolo e nutrizionista dell’Udinese calcio, nonché ricercatore per l’Università Pablo de Olavide di Siviglia. Lo studio è stato condotto per un periodo di 10 settimane, somministrando ai calciatori della squadra friulana alcuni particolari integratori alimentari. I parametri relativi al cosiddetto “stress ossidativo” sono notevolmente migliorati con l’introduzione degli integratori rispetto al periodo iniziale in cui questi non sono stati assunti dagli atleti. In ambito medico è noto che ridurre il livello di “stress ossidativo” dell’organismo può migliorare lo stato di salute della persona. Gli integratori utilizzati nel condurre lo studio sono peraltro “Made in Italy”, prodotti dalla padovana 4+ Nutrition di Diego Rossetto, fornitrice di integratori dell’Udinese calcio.
Attività fisica e muscolare
Gli allenamenti intensi e prolungati in preparazione alle gare e alle partite o la pratica di attività di endurance richiedono diverse ore di esercizio aerobico. L’attività fisica aerobica si basa sull’utilizzo, da parte dei muscoli scheletrici, di ossigeno a scopo energetico. Questa condizione, tuttavia, nasconde diverse insidie. Può indurre un aumento eccessivo nella produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS), note anche come “radicali liberi. Quando non vengono adeguatamente neutralizzate dalle naturali difese antiossidanti dell’organismo, le specie reattive dell’ossigeno possono causare danni alle cellule e ai tessuti. L’incremento dello “stress ossidativo” (ossia l’eccesso di radicali liberi che l’organismo non riesce a neutralizzare) debilita l’organismo in maniera generalizzata, creando delle condizioni che favoriscono l’affaticamento, ostacolano il recupero e aumentano il rischio di incorrere in infortuni o di sviluppare infezioni e malattie, a discapito del rendimento e della performance.
Lo studio
Lo studio, condotto sui giocatori della prima squadra dell’Udinese calcio, è stato eseguito con lo scopo di evidenziare se l’assunzione di integratori antiossidanti naturali con certificazione antidoping possa rappresentare una strategia nutrizionale utile a migliorare alcuni parametri analitici legati allo “stress ossidativo”. Si tratta di uno studio sperimentale con un intervento di 10 settimane (ottobre – gennaio), in cui sono state disputate 10 gare ufficiali e agli atleti è stata data un’integrazione specifica. Hanno partecipato allo studio 19 calciatori della prima squadra dell’Udinese calcio. Un gruppo eterogeneo, con giocatori di diversa età, nazionalità e condizione fisica. Lo scopo: determinare se l’assunzione di integratori antiossidanti in seguito all’ attività fisica intensa sia una strategia utile a supportare le difese antiossidanti dell’organismo.
Le misurazioni dei parametri
Nel mese di ottobre sono state effettuate le misurazioni dei parametri analitici sui giocatori senza che vi fosse una integrazione di antiossidanti. Da fine ottobre a inizio gennaio, invece, sono stati introdotti integratori a base di sostanze antiossidanti nel piano di supplementazione dei giocatori. Tra questi prodotti, due sono made in 4+ Nutrition, azienda padovana specializzata nell’ideazione e commercializzazione di integratori alimentari per sportivi.
I risultati
I risultati ottenuti hanno evidenziato come l’intervento con antiossidanti post-allenamento e post-partita abbia indotto miglioramenti significativi rispetto al periodo in cui tali integratori non sono stati assunti. È migliorata dunque la capacità del fisico di neutralizzare i “radicali liberi” in eccesso, che altrimenti potrebbero causare danni ai tessuti dell’organismo. Pertanto, si può concludere che l’utilizzo di sostanze antiossidanti rappresenta una strategia valida per migliorare la capacità antiossidante dell’organismo durante il periodo della competizione.
L’autore dello studio
Antonio Molina Lopez, farmacista e nutrizionista, è specialista in nutrizione sportiva e membro del gruppo di ricerca PAIDI CTS-595 “Esercizio, salute e alte prestazioni” presso l’Università Pablo de Olavide di Siviglia. È, inoltre, responsabile dell’area nutrizione dell’Udinese Calcio. Lo studio è stato condotto dal dipartimento di nutrizione dell’Udinese calcio in coordinamento con il gruppo di ricerca “CTS-595 Esercizio, salute e alte prestazioni” dell’Università Pablo de Olavide di Siviglia e i professori dell’Università di Siviglia (Spagna).