Già gli studi relativi ai primi mesi di pandemia rivelavano come il Covid-19 fosse una malattia multisistemica, in grado di causare danni anche in altri organi e apparati. Le esperienze cliniche maturate nel corso del 2021 hanno analizzato le molteplici manifestazioni che si possono presentare anche in diverse fasi. Gli effetti del Covid a lungo termine, il cosiddetto “Long Covid”, possono avere un serio impatto sulla capacità delle persone di tornare al lavoro o di avere una vita sociale e sono frequenti anche nei bambini, anche nelle persone che abbiano avuto un’infezione apparentemente poco sintomatica. Sintomi come diarrea, difficoltà respiratoria, disturbi cardiaci, patologie psichiatriche, perdita di peso, astenia possono dunque caratterizzare il decorso successivo alla malattia. La stessa definizione di “Long Covid” si presta a una duplice interpretazione. Da un lato, infatti, vi sono dei sintomi che possono persistere nel tempo; dall’altro, vi sono danni residuali nei vari organi. Sono due temi distinti, in quanto al sintomo può non corrispondere necessariamente un danno che resta nel tempo. Se tra i sintomi prevalgono astenia e spossatezza, i danni d’organo non sono limitati al polmone, ma si estendono a tutto l’organismo, a partire dal cuore e dal sistema nervoso centrale. “Nell’approccio multidisciplinare necessario per fronteggiare il Long Covid, l’infettivologo detiene la regia – evidenzia il professor Claudio Mastroianni, vice presidente della Simit –. Fin dall’inizio della pandemia abbiamo appreso che le persone guarite continuano ad avere disturbi, anzitutto di tipo respiratorio perché il polmone è l’organo principale a essere colpito, ma poi vi sono danni di tipo cardiaco, neurologico, dermatologico, metabolico, endocrinologico, psichiatrico, che persistono anche a distanza di mesi. Trattandosi il Covid di una malattia sistemica, è molto importante approfondire le ricerche sul “Long Covid” al fine di comprendere i meccanismi patogenetici, individuare i fattori di rischio e delineare la corretta gestione multidisciplinare di questa sindrome.

Per il video servizio: https://youtu.be/4jmQk0AkdsY