L’uso degli anticorpi monoclonali riguarda i pazienti non ospedalizzati, maggiori di 12 anni, non in ossigeno terapia e che presentino un rischio di malattia severa. “Sono state definite dalle autorità sanitarie le condizioni cliniche che deve presentare il malato di Sars-Cov-2 per avere diritto alla terapia con anticorpi monoclonali. E’ cruciale individuare tempestivamente questi soggetti e avviarli con procedure fast track presso i centri di riferimento – sottolinea Pierangelo Lora Aprile –. Il medico di medicina generale può immediatamente verificare se il malato con sospetto di malattia Sars-Cov-2 è compreso tra i soggetti vulnerabili e/o fragili. La vulnerabilità si riferisce ad una condizione di rischio per la specifica malattia Sars-Cov-2, mentre la fragilità è legata alla presenza di deficit multipli che condizionano in generale un maggior rischio nel caso di malattia. Simg, attraverso la sua scuola di ricerca ha elaborato indicatori di vulnerabilità e di fragilità (HS Vulnerability Index- HX Frailty Index) che rendono più agevole la identificazione dei soggetti a cui prestare la massima attenzione e nel caso di accertata infezione da Covid verificare la presenza dei requisiti necessari per accedere le cure. Al rapido controllo dei pazienti deve poi seguire un immediato accesso ai centri di riferimento sul territorio. Lo specialista responsabile dovrà definire, secondo le caratteristiche del paziente, la terapia migliore e avviare il trattamento necessario in quella determinata circostanza”.

Per la video intervista:https://youtu.be/k3_E7bpZofk