C’è un secondo Pnrr, oltre a quello che abbiamo imparato a conoscere ed è non meno importante, in quanto strettamente correlato con la sanità futura. È il Progetto nazionale di rinascita e ripartenza della medicina generale, che è stato proposto all’interno del 38° congresso nazionale della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, svoltosi a Firenze in forma ibrida. Il congresso ha rappresentato un’opportunità di confronto e discussione che ha sperimentato l’efficacia di strumenti innovativi per la fruizione di contenuti didattici e scientifici anche a distanza. La formula ibrida ha valorizzato sia la partecipazione online che quella in presenza. I partecipanti che seguono dal web sono stati condotti in una realtà virtuale immersiva e hanno potuto agevolmente partecipare alle sessioni, contribuendo alla discussione. E così sono arrivati a Firenze circa 700 clinici, con 240 relatori e oltre 5000 partecipanti a distanza. E’ stata l’occasione, da una parte, per affrontare i problemi di politica sanitaria posti dalla pandemia, il ruolo futuro del medico di medicina generale, l’allocazione delle risorse del Pnrr, il rapporto tra ospedale e territorio, le nuove tecnologie e l’uso della telemedicina; dall’altra, la parte scientifica ha affrontato le malattie croniche (patologie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, neurodegenerative, controllo del dolore, solo per citare le più ricorrenti) e le emergenze che si presentano al medico di medicina generale, a partire proprio dal Covid.
Per la video intervista:https://youtu.be/C459MPleYcc