Vari rappresentanti di parchi scientifici e tecnologici di tutto il mondo – Cina, Francia, Germania, Paesi Bassi, Singapore e Regno Unito – hanno partecipato al Global Science City Dialogue, un evento globale per lo scambio di opinioni basato sul cloud e ospitato recentemente dal Chengdu Science and Technology Bureau (CSTB), durante il quale sono stati illustrati e discussi molteplici punti di vista su una gamma di argomenti correlati ai poli scientifici, compreso lo sviluppo e le operazioni in queste realtà mentre è in corso la pandemia e si rafforza la cooperazione a livello internazionale nelle scienze e per l’innovazione. Nel 21° secolo, un numero sempre maggiore di città ha creato zone speciali o “poli scientifici” per attrarre persone di grandi capacità e competenze, tecnologia e capitali e per integrare le attività di ricerca, istruzione e produzione in modo da incoraggiare la collaborazione, l’innovazione e l’imprenditorialità.
Cerca articoli
Articoli recenti
- Malattie rare, UNIAMO a Budapest per chiedere un Piano d’azione europeo
- Fism a Bari con il ‘Villaggio della salute’ in nome della prevenzione
- Alex Pellacani riconfermato dg dell’Università di Trento per il prossimo triennio
- Schillaci: “Nuove tecnologie e innovazione fondamentali per aiutare il Ssn”
- Carcinoma endometriale: “Grazie al Progetto Smart Pdta identificati percorsi di cura omogenei e di qualità in tutta Italia”