Un sistema digitale per supportare gli alunni con discalculia, un reggiseno postoperatorio su misura per le donne che hanno subito la mastectomia, un kit per la rimozione sicura dei tatuaggi, intelligenza artificiale al servizio degli agricoltori e test salivari per un rapido riconoscimento delle malattie infettive. Sono solo alcune delle 19 idee d’impresa ammesse alla terza edizione del programma di accompagnamento Trentino startup valley, promosso da Trentino Sviluppo e HIT – Hub Innovazione Trentino. Selezionate da una rosa di 46 candidature, nascono per l’80% dai centri di ricerca trentini, in particolare Università di Trento e FBK. Al Muse, l’avvio della prima fase del programma – il Bootstrap – durante il quale le startup riceveranno tutoraggio dedicato e nozioni in materia di costruzione del business model, proprietà intellettuale, marketing, nonché fino a 30 mila euro per far crescere la propria attività. La prima lezione, alla quale era presente anche l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, ha ospitato le presentazioni delle startup Detecta e Certiblock, finaliste della precedente edizione del programma. Dall’agritech alla sharing economy passando per le biotecnologie, la digitalizzazione dell’istruzione, la sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale e le tecnologie quantistiche. Sono questi gli ambiti di lavoro delle 19 le idee di imprese ammesse alla terza edizione del programma di accompagnamento Trentino Startup Valley, ideato da Trentino Sviluppo e HIT – Hub Innovazione Trentino.
Selezionate per scalabilità, innovatività e pertinenza ai nuovi indirizzi di specializzazione intelligente della Provincia autonoma di Trento tra 46 candidature, le 19 proposte – per un totale di 70 innovatori e ricercatori coinvolti – hanno cominciato al Muse di Trento, la prima fase del programma di accompagnamento. Si tratta del “Bootstrap”, un percorso della durata di quattro mesi che ha come obiettivo quello di preparare i partecipanti a relazionarsi con successo al mercato e agli investitori attraverso incontri con tutor dedicati, formazione in merito a strategie di marketing, costruzione del modello di business e fondamenti di comunicazione per raccontarsi in maniera efficace.
Quando startup è donna
Le startup – per il 32% a guida femminile – e con una forte provenienza dal mondo della ricerca trentina, in particolare dall’Università di Trento, (Dipartimento di ingegneria industriale, di biologia cellulare, computazionale e integrata – Cibio, fisica, economia e management, Centro interdipartimentale mente/cervello – Cimec), C-Lab e Fondazione Bruno Kessler, hanno ricevuto gli auguri di buon lavoro dall’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, che ha commentato: “Trovo di buon auspicio il gran fermento di candidature per la terza edizione di questo programma cogestito da Trentino Sviluppo e HIT, intorno al quale, anno dopo anno, sta cominciando a formarsi una massa critica interessante. Mi fa piacere inoltre scoprire che l’80% delle proposte siano espressione del mondo dell’alta formazione e dalla ricerca trentina. Questo è il segnale che sul territorio stiamo costruendo una sorta di filiera delle startup, che riesce ad intercettare i nostri studenti universitari, dottorandi e ricercatori e a supportarli attraverso un adeguato percorso di formazione e tutoraggio fino al momento della messa a terra dell’idea d’impresa, ovvero fino al momento in cui sono pronti per lanciare il loro prodotto o servizio sul mercato, aiutandoli magari a virare rotta per avere più possibilità di portare avanti e far crescere il proprio business nel tempo”.
La prima lezione
La prima lezione del nuovo Bootstrap è stata anche l’occasione per presentare i due team finalisti della precedente edizione del programma “Bootstrap” che hanno concluso con successo la fase di validation, cioè di validazione del prodotto sul mercato, della durata di otto mesi. Nello specifico si trattava delle startup Detecta e Certiblock. La prima – basandosi su metodologie computazionali e intelligenza artificiale – mira a riconoscere la presenza di tumori rilevati nel materiale genetico isolato e sequenziato da biopsie liquide per diagnosi precoci e monitoraggio oncologico. La seconda è invece una piattaforma digitale di condivisione documenti legati a Certificazione Qualità. Detecta e Certiblock si sono aggiudicate complessivamente 30 mila euro da reinvestire nella propria attività di impresa.