Nel corso dei primi tre trimestri di quest’anno il ministero della Salute ha concesso l’autorizzazione alla vendita online di farmaci a 261 farmacie e parafarmacie, che si sono aggiunte a quelle già presenti sul mercato e-commerce italiano raggiungendo così quota 1305. I risultati ottenuti nel 2021, spiega una nota, sono di poco inferiori a quelli dell’anno precedente, ovvero +280 autorizzazioni ministeriali: tuttavia, questo dato si riferisce all’anno intero, mentre al 2021 manca ancora un trimestre. Questo perchè la maggior parte dei farmacisti che hanno scelto di presidiare il canale online non lo ha fatto come un “Piano B” in attesa di superare l’emergenza sanitaria, ma come risposta a un processo di evoluzione del mercato verso il digitale che dal 2016 al 2020 è cresciuto al ritmo di +38,4% all’anno. Al terzo trimestre del 2021, le regioni italiane con più farmacie online sono: Campania (235), Lombardia (153), Piemonte (143), Lazio (126), Emilia Romagna (107). Viceversa, le cinque regioni con meno di 20 e-commerce per farmacie e parafarmacie sono Basilicata (19), Friuli Venezia Giulia (12), Trentino Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano, 10), Molise (6) e infine Valle d’Aosta (2). Il numero di e-commerce odierno copre solo una minima parte del panorama delle farmacie e parafarmacie in Italia, neanche il 6% del totale delle attivita’. Questo significa che online c’è una forte discrepanza tra l’offerta e la domanda, con quest’ultima che cresce sempre di più.
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