Supportare le donne vittime di violenza e incoraggiarle a rompere il silenzio offrendo un aiuto concreto per avvicinarle alla rete dei servizi antiviolenza. Con questo obiettivo martedì 23 novembre alle 17 si terrà nell’auditorium dell’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto un’iniziativa aperta alla popolazione. Nel corso dell’incontro saranno illustrati i servizi di tutela della donna vittima di violenza presenti sul territorio trentino, a  livello ospedaliero e territoriale. Saranno presenti l’assessore al benessere e promozione sociale del Comune di Rovereto e la Legione carabinieri di Rovereto, oltre ai vari professionisti della salute coinvolti a vario titolo nel percorso di aiuto e supporto alla violenza sulle donne proposto dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari. L’incontro è organizzato nell’ambito dell’(H)-Open Week dedicata alle donne vittime di violenza della Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere). Negli ospedali aderenti al network bollini rosa vengono offerti servizi e momenti di riflessione sul tema della violenza di genere con l’obiettivo di avvicinare le donne alla rete dei servizi antiviolenza capace di offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno.

Violenza di genere, emergenza sociale

Già prima della pandemia la violenza di genere rappresentava una grave emergenza sociale. Le misure di contenimento dei contagi hanno ulteriormente peggiorato la situazione di molte donne che si sono trovate forzatamente confinate e intrappolate tra le mura domestiche, rendendo ancora più difficile chiedere un supporto all’esterno. Secondo i dati Istat le richieste di aiuto durante la pandemia sono aumentate di molto. Nel periodo di lockdown forzato sono aumentate le violenze dentro le mura domestiche e le chiamate al numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking hanno avuto un andamento crescente a partire da marzo 2020, arrivando a più di 15 mila a fine anno, con un aumento del 79,5% rispetto al 2019. La ricorrenza del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, rappresenta una data significativa poiché agisce sulle vittime come effetto motivazionale nella ricerca di un supporto esterno: nel 2020 le chiamate in questa data sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente arrivando a 147 contatti in un giorno, cioè +114,1% rispetto al 2019.