La salute è un sistema complesso, più vasto della semplice cura dei malati. Il Covid ha evidenziato tutte le fragilità di questo sistema e il Piano nazionale di ripresa e resilienza deve essere l’occasione per rivedere il paradigma fondato sulle terapie ospedaliere, aprendo ai territori, alla società, al Terzo settore e ai privati. È questo il messaggio che arriva dal Forum sistema salute, organizzato in forma ibrida da Koncept alla Stazione Leopolda di Firenze. “Se c’è qualcosa che stiamo imparando è che la salute è un sistema – spiega il professor Andrea Vannucci, direttore scientifico del Forum – in connessione con questioni come quella climatica e ambientale, con la convivenza con gli animali, anche con i virus e i batteri. Il Covid ha dato la possibilità di vedere le nostre debolezze, ma una nota positiva è che i cittadini hanno capito quanto importante sia la medicina di comunità. Inoltre, sembra modificato il rapporto tra mondo della ricerca e della politica: è aumentata la fiducia nella ricerca e si è capito quanto sia importante investire in questo settore, che non è più considerato solo una spesa. Quindi davanti a noi abbiamo una grande opportunità e non dobbiamo perderla”.

I numeri del Forum

Nell’arco di due giorni i partecipanti, online o in presenza, sono stati circa 4000 e si sono confrontati oltre 400 relatori, tra esperti, tecnici, amministratori e politici, esponenti del volontariato e del Terzo settore. Tutti uniti dalla consapevolezza che dalla pandemia e dalle future emergenze si esce solo investendo e rinnovando la sanità italiana. Tra gli altri sono intervenuti Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe; il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e quello dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini; il professor Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano; Walter Ricciardi, docente di igiene all’Università cattolica del Sacro cuore e consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza; il microbiologo Andrea Crisanti; la principessa dell’Afghanistan Soraya Malek, che con un gruppo di studenti ha parlato della situazione drammatica che vive il Paese, e in particolare le donne. Proprio alla parità di genere è stata dedicata una speciale finestra, con la Community delle donne protagoniste in sanità, che il prossimo 6 dicembre presenterà in Senato a Roma un “Manifesto” con le proposte per una sanità declinata al femminile. Altro spazio speciale è stato dedicato alle malattie rare, con gli Stati generali delle malattie rare e l’attribuzione di due premi: il Rare disease award e il Rare disease Hackathon, con cui sono stati attribuiti premi per le migliori idee innovative per la cura e l’assistenza dei pazienti affetti da malattia rara. “Questa edizione è stata quella della transizione dal vecchio al nuovo mondo, dalla vecchia sanitù a quella nuova – sottolineano Giuseppe Orzati e Monica Milani di Koncept -. Le direttrici del cambiamento saranno tracciate a livello politico nazionale, la ‘benzina’ risiederà nei fondi del Pnrr, ma l’effettiva messa a terra dipenderà dalla capacità decisionale e operativa delle Regioni, ma anche di tutti i soggetti coinvolti: cittadini, pazienti, professionisti, manager pubblici e privati. Il Forum, come sempre, è stato aperto a tutti, dando vita a una unione di idee e forze”.