Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), la segretaria all’energia degli Stati Uniti, Jennifer M. Granholm, del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti e il ministro dell’energia della Romania, Virgil Popescu, hanno reso noto quest’oggi che NuScale Power e l’azienda rumena Nuclearelectrica hanno sottoscritto un accordo di collaborazione finalizzato alla promozione dell’implementazione dell’innovativa tecnologia per mini-reattori modulari di NuScale. A seguito della collaborazione, la Romania potrebbe divenire il primo Paese europeo ad implementare mini-reattori modulari proponendosi come catalizzatore per l’adozione dei medesimi nella regione, nonché come riferimento in grado di fornire assistenza ad altri Paesi interessati a questa nuova tecnologia.

Energia pulita

L’accordo di collaborazione tra NuScale Power, che ha sviluppato il primo e unico mini-reattore modulare il cui design è stato l’approvato dalla commissione degli Stati Uniti preposta alla regolamentazione del settore nucleare e Nuclearelectrica, il produttore di energia nucleare rumeno, giunge in un momento critico, in cui i massimi responsabili decisionali di governi di tutto il mondo stanno gettando luce sul bisogno urgente di accelerare il passaggio all’energia pulita. Il discorso tenuto in occasione della cerimonia di sottoscrizione ha ribadito l’appello all’azione facendo presente come i mini-reattori modulari di NuScale possano contribuire al rafforzamento della prosperità globale e alla concretizzazione degli obiettivi prefissati a livello internazionale in risposta ai cambiamenti climatici aiutando a mitigarne le ripercussioni più gravi. Ai sensi dell’accordo, NuScale aiuterà Nuclearelectrica a valutare la sua tecnologia e, insieme, le due aziende effettueranno i preparativi necessari per implementare in Romania la prima centrale di NuScale da 462 MWe a 6 moduli già nel 2027/2028. Si stima che la centrale a 6 moduli di NuScale impiegherà 193 dipendenti fissi e genererà 1.500 posti di lavoro nel settore edile e 2.300 nell’industria manifatturiera, oltre ad aiutare la Romania ad eliminare 4 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno.