“La pandemia ha ritardato e distorto l’approccio dei giovani alla sessualità consapevole. Troppo spesso sono stati costretti ad affidarsi alla rete incappando in fake news che hanno provocato visioni distorte e scarsa cultura della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Dieci anni fa, quando si parlava spesso di Aids, i ragazzi erano decisamente più informati. Oggi no e lo dimostra il fatto che assistiamo a un preoccupante aumento di patologie quali sifilide e gonorrea”. Lo ha detto Tommaso Cai, urologo del Santa Chiara di Trento e presidente del congresso nazionale della Società italiana di andrologia, intervenendo alla giornata conclusiva di Riva del Garda. “Il concetto di benessere sessuale non può essere slegato da quello generale di salute – ha sottolineato Cai -. Ecco perché, assieme ad azienda sanitaria e assessorato alla salute, abbiamo lanciato il progetto ‘Dispari opportunità’. Un programma di visite gratuite per i maschi di 18 anni per promuovere la prevenzione e far sì che l’andrologo diventi il riferimento della salute maschile al pari della ginecologia per le donne”.