La materia prima energia, ovvero la voce di spesa che in fattura indica la corrente elettrica consumata, in media incide sul costo finale solo dal 28 al 37%. Il resto dell’importo della bolletta dipende da costi di gestione e imposte. Nel suo studio SOStariffe.it ha stimato l’incidenza dei consumi sul prezzo totale delle bollette del mercato libero, esaminando il caso di tre clienti-tipo: il single, la coppia e la famiglia di quattro persone. Il confronto con le rilevazioni dello scorso anno conferma, inoltre, un calo generalizzato delle offerte del mercato libero di luce e gas, fino al 27%. Quando riceviamo una bolletta della luce molto salata la mente corre ai consumi e agli apparecchi energivori che abbiamo in casa. Essere più attenti a quanta energia consumiamo è molto importante, al pari di evitare gli sprechi. I consumi di elettricità non sono l’unico elemento da considerare per valutare l’importo finale della bolletta. A far lievitare i costi delle bollette ci sono altre voci di spesa. La materia prima energia, ovvero la voce che in fattura registra quanta luce abbiamo consumato, in media incide poco sul costo finale della bolletta: dal 28 al 37%,a seconda della composizione del nucleo familiare. A contribuire all’aumento della spesa ci sono i costi ditrasporto e gestione del contatore ed anche oneri di sistema, IVA e altre imposte. L’Osservatorio SOStariffe.it anche quest’estate ha stimato l’incidenza della componente energia sulla spesa annuale delle bollette della luce, esaminando il caso di tre clienti tipo del mercato libero: il single, la coppia e la famiglia di quattro membri. L’indagine, andando ad effettuare un confronto con i dati rilevati lo scorso anno, ha evidenziato un calo della spesa per il costo dei consumi di luce, per chi è nel mercato libero, fino al 27,7%, in media.