HeartFlow, società che sta rivoluzionando il campo delle cure di precisione per pazienti cardiopatici, ha annunciato che alcuni medici dell’ospedale olandese Erasmus di Rotterdam hanno arruolato i primi tre pazienti alla sperimentazione clinica randomizzata e controllata Fusion, ossia inclusione dell’analisi della riserva frazionale di flusso derivata dall’angiografia coronarica, o FFRct, nel percorso diagnostico dei pazienti con dolore toracico stabile per ridurre l’uso superfluo dell’angiografia coronarica invasiva. Lo studio Fusion, condotto in collaborazione con l’Istituto nazionale per la sanità pubblica dei Paesi Bassi, è volto a stabilire se l’uso dell’Analisi dell’FFRct di HeartFlow come parte del percorso diagnostico per le coronaropatie sia o meno efficace nel ridurre l’uso superfluo dell’angiografia coronarica invasiva. Ogni anno 180 mila pazienti nei Paesi Bassi si rivolgono a un cardiologo lamentando dolore toracico. Come parte del percorso diagnostico, i pazienti vengono sottoposti di norma a un’angiografia coronarica con tomografia computerizzata (coronaro-TC) per stabilire se sia presente una stenosi o un restringimento dell’arteria coronaria. Una coronaro-TC non è sempre sufficiente per stabilire in che misura il dolore toracico sia causato da un eventuale restringimento, pertanto i pazienti vengono poi spesso sottoposti anche a un’ICA. In più della metà dei pazienti, l’ICA non rileva alcuna malattia coronarica o solo una malattia non ostruttiva, il che rende l’ICA superflua in retrospettiva.