Morinaga Milk Industry, pioniere nella ricerca sui bifidobatteri e sul microbiota intestinale, ha rivelato che il suo progetto collaborativo “Formazione sui bifidobatteri” (lanciato nel giugno del 2020) ha aiutato l’atleta professionista Yuto Nagatomo a migliorare il suo microbiota intestinale. In occasione di uno scambio di battute tenutosi di recente, il calciatore Yuto Nagatomo ha parlato con vivo entusiasmo della sua piena partecipazione al programma della durata di un anno “Formazione sui bifidobatteri”. “Le mie condizioni sono migliorate perché l’ho seguito rigorosamente – ha detto -. I bifidobatteri mi hanno salvato”. I bifidobatteri sono tra le popolazioni batteriche dominanti nel tratto gastrointestinale dell’uomo. Sebbene nell’adulto rappresentino una percentuale relativamente piccola rispetto alla comunità batteriche totali dell’intestino, i bifidobatteri sono numerosi nei neonati, soprattutto se allattati al seno. Essi svolgono un ruolo chiave nello sviluppo del sistema immunitario e delle capacità digestive del bambino. Infatti, colonizzano rapidamente l’intestino dei neonati entro le prime settimane dalla nascita, grazie alla loro capacità di utilizzare oligosaccaridi (detti HMO, oligosaccaridi del latte umano) presenti appunto nel latte materno, che inoltre è fonte di bifidobatteri che arrivano vivi nell’intestino del lattante. La prima funzione importante dei bifidobatteri è proprio quella di produrre metaboliti e creare un ambiente adeguato alla crescita di altre specie batteriche che colonizzeranno stabilmente l’intestino dell’adulto e che ci porteremo quindi dietro dalla nascita. Ecco perché i neonati allattati al seno generalmente ospitano un microbiota più complesso e numeroso rispetto ai neonati allattati con latte artificiale, e i bifidobatteri, nel primo anno di vita del bambino, possono raggiungere livelli superiori al 90% della popolazione batterica totale.