La società australiana impegnata nello sviluppo clinico di farmaci Noxopharm ha pubblicato i dati salienti preliminari derivati dalla sua sperimentazione clinica di Fase I NOXCOVID atto a valutare l’idoneità di idronoxil (Veyonda), un inibitore della TBK1 (chinasi 1 che lega il TANK), come antinfiammatorio nei pazienti affetti da Covid-19 di moderata entità. Alla luce dei risultati preliminari positivi, Noxopharm ha intavolato delle discussioni per aggiungere Veyonda a uno dei programmi di sperimentazione clinica globali finalizzati all’identificazione di terapie antinfiammatorie efficaci per il trattamento del Covid-19. Il blocco della TBK1 è ritenuto importante sotto due aspetti: (i) capacità di blocco di una risposta immunitaria disfunzionale ai virus a RNA come il coronavirus e il virus dell’influenza; (ii) potenziale di prevenzione di effetti avversi di soppressione immunitaria associati ai tradizionali farmaci antinfiammatori come il prednisone e il desametasone nel potenziale rallentamento dell’eliminazione del virus dall’organismo e nell’aumento del rischio di insorgenza di infezioni secondarie. “La sperimentazione clinica di Fase I NOXCOVID è molto incoraggiante per Veyonda in quanto un’elevata percentuale di pazienti esibiva un’infiammazione di grado elevato” ha spiegato Graham Kelly, amministratore delegato e direttore generale di Noxopharm.