Il 35° Congresso nazionale della Sigot è stata un’occasione per riflettere sulla centralità dell’anziano in questi mesi di pandemia e sul ruolo futuro della geriatria. “L’anziano è stato al centro della pandemia Covid-19 – sottolinea il professor Alberto Pilotto, presidente Sigot –. I geriatri sono stati coinvolti sin dalla prima ora nella cura del Covid-19 in ospedale (quasi l’80% delle strutture di geriatria per acuti sono state di fatto “trasformate” in reparti Covid-19) e nelle RSA. Successivamente sono stati i primi coinvolti a livello territoriale con la campagna vaccinale anti-Covid in RSA e ai soggetti più anziani. Ora la geriatria è chiamata a organizzare e gestire la cura delle malattie croniche, incluse le conseguenze a breve e lungo termine della sindrome post-Covid: una sfida che secondo SIGOT deve muovere dall’approccio multidimensionale, metodo di riferimento geriatrico che permettere di caratterizzare la persona anziana e di definire l’andamento clinico delle malattie mediante una valutazione complessiva che tenga conto delle diverse “dimensioni” come malattie, disabilità, caratteristiche psicologiche e sociali”.
Per la video intervista: https://youtu.be/ce4L_GPBFLA