Frodi fiscali, truffe, tutela del made in Italy, contrabbando e traffico di prodotti petroliferi. E’ lungo quest’asse che si muoverà la collaborazione tra la Guardia di finanza e il Centro di scienze della sicurezza e della criminalità appena costituito dalle università di Trento e Verona. La ricerca accademica diventerà la punta di diamante per affinare le metodologie e le strumentazioni investigative in materia economica e finanziaria. L’accordo, che ha una durata triennale, prevede la costituzione di tavoli di lavoro, composti da docenti del Centro e da militari del comando generale e dei reparti speciali e territoriali della Guardia di finanza. “La partnership con il Centro interuniversitario segna l’avvio di una innovativa forma di condivisione di conoscenze scientifiche e tecnico-operative – ha commentato il capo di Stato maggiore, generale Francesco Greco –. Così si mira ad orientare, in modo sempre più efficace, l’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, a tutela dell’economia sana del Paese, rafforzando il percorso di innovazione e di digitalizzazione intrapreso dalla Guardia di finanza”.