In appena undici settimane hanno ottimizzato evoPad, una tavoletta high tech per l’allungamento muscolare e la riabilitazione posturale. E’ con questo progetto che sette studenti del dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Trento, sotto la guida del dottorando Raffaele De Biasi, hanno sbaragliato la concorrenza di altri 35 ‘cervelli’, vincendo la Proto challenge promossa dalla fondazione Hit. Giunta alla terza edizione, la gara consente alle imprese manifatturiere trentine di lavorare a contatto con team di ricercatori e studenti universitari chiamati a risolvere problemi industriali legati alla progettazione meccanica. I vincitori si sono aggiudicati sette e-ink tablet, strumento di lavoro che agevola lo svolgimento di molte attività di progettazione e studio ingegneristico. All’impresa associata al team vincitore, è invece offerta la possibilità di prototipare l’elemento meccanico oggetto della sfida presso ProM facility di Rovereto, unico centro in Italia per la prototipazione meccatronica. “Crediamo moltissimo in queste iniziative di open Innovation – sottolinea Mirco Cainelli, vice presidente di Confindustria Trento – La contaminazione reciproca tra mondo della ricerca, dell’università e delle imprese ha ripercussioni positive sul nostro tessuto economico e sociale. L’accelerazione della digitalizzazione determinata dalla pandemia ha reso necessario l’utilizzo sempre più integrato, da parte delle aziende, delle tecnologie cosiddette abilitanti di industria 4.0. Mi riferisco anche alla prototipazione rapida e all’utilizzo della manifattura additiva. Per muoversi nel settore dell’additive manufacturing e del 3D printing occorre una forza lavoro altamente qualificata in nuove discipline e tecnologie: iniziative come questa ci danno la possibilità di confrontarci con professionalità che il mercato richiede”.