l settore tessile turco spera di partire alla grande nell’era post-Covid forgiando collaborazioni fruttuose con aziende tessili e marchi rinomati a livello globale. “La ripresa imminente del commercio internazionale offre enormi opportunità di collaborazione tra aziende tessili turche e aziende partner straniere”, afferma Ahmet Öksüz, presidente della Istanbul Textile and Raw Materials Exporters Association. “Stiamo attraversando un periodo in cui i marchi globali e specialmente le aziende tessili tecniche richiedono sempre maggiore collaborazione. Instaurando rapporti reciprocamente vantaggiosi, desideriamo trasformare l’era della pandemia in un’era di opportunità”, aggiunge. “Il nostro settore tessile nazionale vanta diverse aziende di spicco che si sono già affermate sul mercato globale”. Secondo Öksüz, considerando la tendenza in ascesa nel settore dei prodotti tessili tecnici negli ultimi anni, l’imponente capacità produttiva del settore, assieme alla posizione strategica della Turchia, a cavallo tra Europa e Asia, “offre l’opportunità di possibili collaborazioni che potrebbero portare enormi vantaggi a tutti gli interessati e presto saranno riflessi nelle nostre cifre d’affari”.

La Turchia è il quinto fornitore mondiale di prodotti tessili

Il quinto fornitore mondiale di prodotti tessili, la Turchia prevede di esportare all’incirca 12 miliardi di dollari di prodotti tessili, raggiungendo i 30 miliardi nel 2021, compresa l’industria dell’abbigliamento. Il settore attualmente impiega oltre un milione di lavoratori specializzati. “È un settore molto dinamico, caratterizzato da uno spirito di innovazione e imprenditorialità – continua Öksüz -. Le nostre attività tessili profondamente radicate e integrate con un settore che si rinnova ogni giorno sostenuto dalle nostre capacità di ricerca e sviluppo e di innovazione rivela l’infrastruttura all’avanguardia e la dinamicità della nostra industria”. Grazie a un innovativo accordo di Unione Doganale tra la Turchia e l’Unione Europea, entrato in vigore nel 1996, il settore tessile turco opera in piena conformità con gli standard e le norme dell’UE. “L’accordo è un esempio concreto della capacità del settore di adattarsi rapidamente al cambiamento, e le nostre attività ottemperano a tutte le norme UE, compreso il Green Deal europeo – spiega Öksüz -. Con la prospettiva di contribuire a un mondo più verde, abbiamo ridotto le emissioni in tutti i nostri impianti di produzione e continuiamo a investire in infrastrutture sostenibili”.