Zecche e zanzare: in Trentino, la fondazione Edmund Mach ha iniziato l’attività di monitoraggio per la prevenzione delle patologie veterinarie trasmissibili all’uomo. Dal 2008 ad oggi, i ricercatori hanno esaminato 65.099 tipologie diverse di zanzare, di cui 48.249 tigre, campionato 115 i siti in 22 comuni diversi. Da oggi, c’è anche ‘Bugmap’ l’app gratuita per smartphone sviluppata proprio dalla fondazione che permette ai singoli cittadini di segnalare la presenza di zanzare inviando le fotografie così da aggiornare in tempo reale delle mappe di distribuzione delle specie invasive sul territorio provinciale e l’identificazione precoce di eventuali nuove specie aliene. Per quanto riguarda le zecche, la fondazione su ordine della Provincia sta monitorando la presenza soprattutto nei boschi e in fondovalle per prevenire le punture e l’eventuale trasmissione di malattie gravi quali l’encefalite virale, la malattia di Lyme e la richettsiosi. “Al fine di limitare la diffusione delle patologie provocate dalle punture di zecche – fanno sapere dalla fondazione – è molto importante il controllo cutaneo e sugli indumenti, specie dopo un’escursione o passeggiata negli ambienti ad alta concentrazione. Accanto ai controlli individuali, tuttavia, risulta cruciale il monitoraggio della diffusione della specie sul territorio, attività che effettuiamo stagionalmente sia in ambiente sia su altri animali che ne sono vettori, come i roditori selvatici che hanno un ruolo chiave nel mantenimento e nella trasmissione dei patogeni di questi parassiti. A completamento di tale attività si inserisce lo screening molecolare mirato a verificare nelle zecche la prevalenza di infezione di specifici patogeni. I dati raccolti sono quindi utilizzati per lo sviluppo di modelli matematici e mappe di rischio aggiornate”.
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