Calcolatori ultra-rapidi per big data e dispositivi che garantiscono comunicazioni sicure per facilitare lo sviluppo dell’industria quantistica italiana. Nascerà all’Università di Trento, in collaborazione con l’Istituto nazionale di fisica e la fondazione Bruno Kessler, il primo laboratorio Q@TN, cioè il polo di riferimento nazionale ed europeo della ricerca e tecnologia quantistica. “Passiamo dalla sperimentazione alla pratica – spiega Lorenzo Pavesi, direttore di Q@TN – Vogliamo costruire assieme ai partner nazionali un ecosistema sulle tecnologie quantistiche che potenzi sia il capitale, umano attraverso progetti di formazione, che l’innovazione di prodotto e di processo industriale. Dopo il deposito di cinque brevetti, 55 pubblicazioni scientifiche e 24 studenti impegnati nel programma transdisciplinare di dottorato in ‘quantum sciences and technologies’ siamo pronti a lanciare l’infrastruttura affinchè la ricerca dia spinta all’innovazione in ambito industriale. Parlo di una nuova stagione di rivelatori di altissima precisione per esperimenti di fisica fondamentale, nuove generazioni di chiavi per crittografia per l’industria delle telecomunicazioni e del passaggio dai vecchi bit ai quibit per ottenere architetture di calcolo che possono cambiare il mondo della programmazione”.