Terminata la fase di sperimentazione e ottenuta la necessaria certificazione da parte delle autorità sanitarie nazionali, partiranno entro l’inizio dell’estate in Trentino i tamponi salivari. Lo ha annunciato nel primo pomeriggio di ieri il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, insieme ai vertici di Università, Cibio e Azienda sanitaria. “E’ un progetto di eccellenza che ci rende orgogliosi – ha detto Fugatti – al quale tutta la comunità trentina tiene particolarmente, che ci permetterà di tenere sotto controllo in maniera ancora più efficiente lo sviluppo della pandemia. Ringrazio l’Università con il dipartimento Cibio e l’Azienda sanitaria per aver raggiunto questo obiettivo che non era né facile né scontato”. Parole condivise dal rettore, Flavio Deflorian, che ha parlato di un esempio concreto di collaborazione fra le diverse istituzioni a vantaggio del territorio.

Tamponi e validità

“I tamponi salivari – ha spiegato il virologo Massimo Pizzato del Cibio – hanno validità simile a quella del tampone molecolare nasofaringeo, ma certamente sono meno invasivi. A regime saremo in grado – ha aggiunto – di processare fra i 2000 e i 3000 tamponi al giorno con un tempo di risposta di 24 ore”. “La certificazione che ci autorizza a partire con i tamponi salivari – ha spiegato il dottor Antonio Ferro di Apss – è arrivata da 3 importanti Istituti nazionali, il San Raffaele di Milano, il Policlinico Universitario di Genova e lo Spallanzani di Roma. Disporremo, quindi, di un’arma in più, molto importante, per il tracciamento del virus che ci sarà utile nel corso dell’estate per tenere sotto controllo eventuali focolai”.