Per tutto maggio, Paola Gianotti sarà impegnata con il suo Giro per la sicurezza lungo le strade del Giro d’Italia. Installerà oltre 240 cartelli in circa 50 comuni con l’invito di dare attenzione ai ciclisti sulla strada. L’atleta eporediese, che detiene 4Guinness World Record, tra cui l’essere la donna più veloce del mondo ad aver circumnavigato il globo in bici, lo scorso anno ha concluso il Giro del Piemonte e il Giro della Toscana toccando oltre 120 comuni e apponendo circa 800 cartelli. Paola, con Maurizio Fondriest e Marco Cavorso, ha fondato l’Associazione Io Rispetto il Ciclista, che da anni si batte per la sicurezza sulla strada e che lo scorso mese ha invitato tutti i 7.904 comuni italiani a posizionare il cartello del rispetto del ciclista sulla strada.

La partenza

La Gianotti, dunque, venerdì 9 maggio partirà da Torino, la città che dà il via all’edizione 2021 del Giro d’Italia e che ha già aderito nel 2020 alla campagna per la sicurezza del ciclista. L’atleta ripercorrerà poi sei tappe del Giro, tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Verranno inaugurati cartelli del rispetto ai ciclistinella zona del vercellese, nelle Langhe e nel parmense. Grandi città come Bologna, Cesena, Faenza, Imola, Parma inaugureranno sulle loro strade comunalii cartelli che invitano a tenere una distanza di almeno un metro e mezzo tra auto e ciclista. Inoltre verranno anche posizionati cartelli sulle colline del modenese e lungo la ciclovia del Savio. Nel 2019 Paola Gianotti aveva inaugurato il Giro di Paola, anticipando tuttele tappe della Corsa Rosa e apponendo i cartelli ad ogni comune di tappa. Per causa della pandemia non è stato possibile organizzare una simile iniziativa anche nel 2021, motivo per cui è stato scelto di percorrere un limitato numero di regioni.

Mai come oggi la bici si è dimostrata uno degli strumenti della ripartenza e in questo contesto il territorio assume un ruolo chiave nel dare spazio alla pratica ciclistica e, conseguentemente, alla sicurezza di chi usa le due ruote. I cartelli apposti da Paola vogliono essere un monito: invitano i ciclisti e gli automobilisti a mantenere una distanza tra veicoli di 1,5 mt in fase di sorpasso.

Tutto parte da un incidente

La campagna sulla sicurezza di Paola parte nel 2014 al suo rientro dal Giro del Mondo, durante il quale fu investita da una macchina in fase di sorpasso. L’incidente le causò la frattura della quinta vertebra cervicale. Da allora, insieme a Marco Cavorso, padre del ciclista quattordicenne Tommy, ucciso nel 2010 da una macchina, e a Maurizio Fondriest, campione mondiale di ciclismo, Paola porta avanti una campagna di sensibilizzazione e di attenzione alla sicurezza sulle strade.