Gli istituti di credito stanno applicando modifiche unilaterali ai clienti con un eccesso di liquidità, immobile sul proprio conto. I provvedimenti, che mirano a scoraggiare le giacenze superiori ai 100 mila euro, per ora riguardano prevalentemente i clienti corporate, ma in futuro potrebbero estendersi ai risparmiatori. Il focus dell’ultimo osservatorio SOStariffe.it è sulle manovre delle banche e su come evitare di mandare in fumo i propri risparmi Gli italiani sono un popolo di grandi risparmiatori. Si calcola ci siano oltre 1745 miliardi di euro accantonati sui conti correnti italiani e sottratti alla circolazione. Un ‘bottino’ che continua a crescere. Prima della pandemia, a febbraio 2020, le stime riferiscono che sui conti erano depositati circa 200 miliardi in meno rispetto al 2021. Gli istituti di credito, infatti, stanno attivando una serie di misure per scoraggiare i correntisti con un’elevata liquidità “ferma” sul conto. Ecco con quali clausole.

Le iniziative anti-accumulo delle banche

Alcune tra le principali banche italiane stanno avviando una serie di misure deterrenti verso la tendenza all’accumulo, chepotrebbero interessare i cittadini che conservano in banca i risparmi di tutta una vita di lavoro, sottraendo una grande fetta di liquidità alla circolazione. Ma quali sono le modifiche unilaterali al contratto adottate dalle banche? Come spiegato in un recente approfondimento di SOStariffe.it c’è chi ha scelto di sollecitare i propri clienti verso la chiusura dei conti correnti con giacenza media superiore a 100 mila euro. Alcune banche hanno deciso invece di applicare una commissione pari anche allo 0,5% sui conti superiori a 100 mila euro. Una sorta di balzello da pagare per tenere molto denaro fermo. Altri istituti ancora preferiscono imporre la commissione già al momento dell’apertura del conto, laddove si scelga di depositare una cifra superiore a questo importo. Tra le altre opzioni prese in considerazione dalle banche per dissuadere le aziende dai depositi monstre c’è la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, in caso di giacenza eccessiva. Da segnalare anche un sistema di commissioni proporzionate alle giacenze, che possono arrivare anche a 1000 euro ogni tre mesi per i ‘salvadanai’ superiori a un milione di euro.

Come tenere il gruzzolo al riparo

La scelta di tenere immobile una grossa somma di denaro sul conto corrente è sempre più costosa e insostenibile per i consumatori. Una buona idea per evitare che i risparmi vadano in fumo è contattare la banca e valutare soluzioni di investimento a breve o a lungo termine. Investire parte della liquidità in eccesso in prodotti finanziari a basso rischio, ad esempio, può essere utile a non farla ‘aggredire’ dall’inflazione e dalle commissioni che la banca stessa può trovarsi costretta a imporre, proprio in virtù dei tassi di interesse negativi. Se il nostro istituto di credito non ci propone soluzioni convincenti possiamo sempre rivolgerci ad un’altra banca o valutare di investire in altro modo il denaro in modo autonomo. Chi non ama gli investimenti, invece, può spostare i propri risparmi in un conto deposito. Si tratta di uno strumento che consente di ottenere nel tempo una rendita senza rischi. In alternativa le somme si possono spostare in un conto senza commissioni sulla liquidità, in tutto o solo per la parte di denaro eccedente rispetto al tetto imposto dalla banca.