Secondo il Coordinamento nazionale “Dalla Parte del Consumatore” l’ipotesi del professor Mario Draghi alla guida del Governo Italiano potrebbe costituire una speranza concreta per i risparmiatori. Il Testo Unico dell’Intermediazione Finanziaria (TUIF), d.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, è targato, proprio,  “Mario Draghi” (non a caso, il TUIF è spesso denominato anche “legge Draghi”). Con la legge comunitaria 6 febbraio 1996 n. 52, infatti, il Parlamento delegava il Governo ad emanare un testo unico che coordinasse la frammentaria normativa in materia di intermediazione finanziaria. Il Governo, quindi, nominò una apposita commissione tecnica presieduta da Draghi, all’epoca Direttore Generale del Ministero del Tesoro. Tale commissione elaborò il progetto che diede vita al d.lgs. 58/98, il quale costituì un punto di svolta per il mercato finanziario italiano ed, ancora oggi, rappresenta la normativa di riferimento dei contratti di intermediazione finanziaria, vale a dire quella applicabile nelle controversie tra intermediari finanziari e risparmiatori.

“Proprio grazie ad alcune norme contenute nella cosiddetta legge Draghi nei Palazzi di Giustizia siamo riusciti a far riconoscere, sia in sede di merito sia dinnanzi alla Corte di Cassazione, il diritto al risarcimento del danno in favore dei risparmiatori coinvolti nei noti scandali finanziari degli ultimi venti anni,  quali, ad esempio, ex Banca 121, titoli Argentina, Cirio, e da ultimo Veneto Banca – afferma l’avvocato Emilio Graziuso, Responsabile nazionale del Coordinamento “Dalla Parte del Consumatore” -. Il TUIF, infatti, prevede dei precisi obblighi di informazione gravanti sugli intermediari finanziari al momento della stipula con i risparmiatori di contratti aventi ad oggetto titoli o prodotti finanziari. Inoltre, sempre nel TUIF è contenuta una norma centrale, un vero e proprio grimaldello nelle cause che coinvolgono i risparmiatori, secondo la quale, in tali ipotesi, grava sull’intermediario finanziario l’onere di provare di aver assolto agli obblighi di informazione previsti dalla disciplina di settore”.

Tutela contrattuale

 Secondo il Coordinamento “Dalla Parte del Consumatore”,  quindi, il professor Draghi ha dimostrato, già in passato, attenzione e sensibilità alla tutela contrattuale dei risparmiatori. Tale circostanza fa, quindi, ben sperare ad un aggiornamento della normativa di settore ed all’adozione di misure concrete volte a fare ottenere in tempi brevi il ristoro, ove ne ricorrano i presupposti, dei danni patiti dai risparmiatori. “La legge Draghi, quindi, sebbene costituisca la pietra d’angolo sulla quale si regge l’intero impianto normativo dei contratti di intermediazione finanziaria, necessita, come ho avuto modo di sostenere in più occasioni, di un importante aggiornamento attraverso il quale siano normativizzati i principi sanciti dalla giurisprudenza occupatasi della materia – continua l’avvocato Graziuso -. È importante, infatti, che siano introdotte delle regole più stringenti sia per la fase genetica di formazione del vincolo negoziale sia in quella patologica nella quale le criticità tra intermediari e risparmiatori sfocino in contenzioso”.

Cosa resta da fare

Secondo il Coordinamento nazionale “Dalla Parte del Consumatore” sarebbe opportuno prevedere delle conseguenze a livello legislativo in merito alla violazione della normativa posta a tutela dei risparmiatori, evitando, così, l’incertezza del diritto derivante dal vuoto normativo che il settore presenta. “Come “Dalla Parte del Consumatore” – conclude l’avvocato Graziuso – auspichiamo, quindi, tale svolta legislativa, data la base di partenza costituita dal TUIF del quale, sicuramente, il professor Draghi non avrà dimenticato la centralità ed importanza non solo a livello giuridico ma anche economico – sociale. Ogni intervento volto a salvaguardare l’economia del Paese, infatti, non potrà e non dovrà prescindere dalla tutela dell’economia delle famiglie che hanno visto, o potrebbero vedere, andare in fumo i propri risparmi”.