La Giunta della Regione Lombardia finanzia la ricerca in due importanti atenei lombardi con 3,4 milioni di euro. Un Laboratorio di Informatica e uno di Chimica, per l’acquisizione ed elaborazione di grandi quantità di dati clinici e sanitari con lo sviluppo di sistemi diagnostici e terapeutici all’avanguardia. Oltre che di molecole utili alla diagnosi precoce e alla cura di malattie neurodegenerative e oncologiche. E un nuovo Data Center ad alte prestazioni computazionali. Sono queste le principali e concrete ricadute dei due Accordi di Collaborazione sottoscritti dalla Regione con l’Università di Brescia e la Scuola superiore di studi universitari (IUSS) di Pavia.

Al centro dei due Accordi ci sono i Big Data. Sempre più protagonisti anche sul fronte della ricerca e dell’innovazione. “Un contributo fondamentale per le nostre Università – ha spiegato l’assessore all’istruzione, Università e Ricerca, Fabrizio Sala – che permette loro di incrementare tutte le tecnologie e le innovazioni già presenti. Con una ricaduta in termini di ricerca e competitività a favore dei nostri studenti e dei nostri docenti”. Le due intese sono state approvate dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione, Fabrizio Sala. E rientrano nell’ambito degli ‘Accordi di collaborazione per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico’ che Regione Lombardia ha stretto con 8 Università pubbliche lombarde. Garantendo loro un finanziamento di 13,5 milioni di euro. Che significano quasi 1,7 milioni per ciascun ateneo. Come per le intese precedenti con altre realtà universitarie, Regione mira a rafforzare le strutture di ricerca esistenti. Guardando anche alle ricadute che queste potranno avere sulla competitività del territorio lombardo. Il sostegno regionale garantirà la copertura fino a un massimo del 50% del costo degli interventi previsti.