Il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova ha certificato il dispositivo Sanity System di sanificazione degli ambienti (aria e superfici) con tecnologia a ozono: è efficace nell’attività virucida nei confronti del virus SARS-CoV-2, con abbattimento della carica virale superiore al 99%.

Il report ha definito in modo chiaro e dettagliato le modalità di esecuzione e i risultati ottenuti dello studio svolto per la verifica dell’attività virucida su aria e superfici. Si tratta del primo studio a livello internazionale su un macchinario specifico testato in tutti i suoi programmi. Precedentemente, un altro studio accademico, in Giappone, aveva divulgato una notizia simile, ma non era incentrato sulle capacità tecniche di un prodotto specifico, aveva bensì solo dimostrato l’efficacia dell’ozono che in certe quantità diventa inattivante contro il virus. Questo nuovo studio, invece, è specifico sul prodotto e sul metodo di sanificazione, segnando una svolta procedurale e temporale nei processi di bonifica battericida e virucida sulle superfici e nell’aria.

Il successo del Made in Italy

“Accogliamo questo risultato con grande soddisfazione- ha commentato Vittorio Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy-. Viene così riconosciuto lo sforzo di una giovane azienda italiana che con il proprio prodotto di sanificazione riesce a dare un validissimo contributo contro il Covid-19, in una sfida che coinvolge tutto il Sistema-Paese”. “L’uso dell’ozono per purificare l’aria rappresenta un metodo utilizzato in determinate circostanze, in precise concentrazioni, in spazi delimitati – ha spiegato il professor Andrea Crisanti in occasione del Festival della Salute Globale-. Non è un concetto generalizzabile, in quanto non è possibile mettere un generatore di ozono per stare automaticamente tranquilli. I generatori di ozono sono stati utilizzati per sterilizzare determinati prodotti o per purificare l’aria in determinate condizioni e se scientificamente certificati sono validi, ma il messaggio forte da mandare è che non ci si può affidare al fai-da-te”.

Vittorio Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente Made in Italy.

Il metodo dell’azienda padovana

Il metodo per verificare l’attività di inibizione virale (attività virucida) nei confronti del virus SARS-CoV-2 del dispositivo Sanity System è stato eseguito presso il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova. Tutti gli esperimenti sono stati condotti in Laboratorio di Sicurezza Livello 3. Il periodo di analisi è stato dal 13 agosto al 30 settembre. Ogni sospensione virale è stata preparata e amplificata su larga scala in colture cellulari in monostrato. Dopo l’infezione e la moltiplicazione del virus, i detriti cellulari sono stati allontanati mediante doppia centrifugazione a bassa velocità (2500 rpm per 10 minuti), ed il surnatante, contenente il virus, è stato prelevato per determinare il titolo virale. È stato poi suddiviso in aliquote a titolo noto di 2 ml di volume in eppendorf e conservato alla temperatura di -80° in congelatore. Successivamente, sono state svolte le prove preliminari per la preparazione della sospensione virale – titolo virale. Nella verifica dell’attività virucida dei dispositivi, vi è stata una fase di esposizione e una fase di recupero. Nella prima, i carriers sono stati sterilizzati e posizionati all’interno di piastre Petri vuote. Successivamente, tutti i carriers sono stati recuperati. Infine, l’attività infettante è stata determinata con metodo Spaerman-Karber: il test dell’attività virucida è risultato valido alle prove effettuate.

Per il video servizio: https://youtu.be/3JQZGZ-h-BY