Secondo le analisi condotte da kENUP Foundation, il settore pubblico ha stanziato almeno 93 miliardi di euro per i vaccini e le terapie Covid-19 nel 2020. Più del 95%, circa 88,3 miliardi di euro, è stato assegnato ad aziende produttrici di vaccini. Solo il 5% dei fondi pubblici legati al Covid-19 è stato dedicato al settore terapeutico. La maggior parte dei fondi, circa 86,5 miliardi di euro, è stata utilizzata per stipulare advance market commitments. In cambio del diritto di acquisto di un numero specifico di dosi di vaccino in un determinato arco di tempo, i governi finanziano, sotto forma di AMC, una parte dei costi iniziali sostenuti dai produttori. Solo il 7% dei fondi è stato erogato tramite prestiti agevolati o sovvenzioni tradizionali.

I dati mostrano anche l’origine dei finanziamenti: il 32% dei fondi destinati ai produttori di vaccini proviene dagli Stati Uniti, il 24% dall’Unione europea e complessivamente il 13% dai governi di Giappone e Corea del Sud. Per i vaccini, in via eccezionale, i governi hanno convogliato il 71% dei fondi, o almeno 63,1 miliardi di euro, verso le piccole e medie imprese e le Mid Cap; solo il 18% dei finanziamenti è andato alle grandi case farmaceutiche, sottolineando l’importanza delle PMI nel guidare l’innovazione. Holm Keller, presidente della kENUP Foundation, ha dichiarato: “Gli investimenti pubblici sono stati determinanti nel sostenere l’innovazione nella lotta contro il coronavirus. In attesa di un’ampia diffusione dei vaccini, è particolarmente importante investire nelle terapie. Parallelamente, occorre predisporre un programma pubblico dedicato alla preparazione alle pandemie in grado di rendere vaccini e terapie prontamente disponibili a costi di sviluppo inferiori per qualsiasi tipo di patogeno pandemico”. Questi dati sono il risultato di analisi effettuate da kENUP sulle informazioni disponibili pubblicamente e non includono gli investimenti del settore privato. I dati sono stati corretti in data 10 gennaio 2021.