E’ nata appena due anni fa. Eppure la Fondazione Valorizzazione Ricerca Trentina passa da una sfida all’altra con la maturità e la determinazione di chi, a dispetto dell’età anagrafica, sa già dove vuole arrivare. La parola d’ordine non lascia infatti dubbi sugli obiettivi: sostenere, valorizzare e accelerare le ricerche e tecnologie più avanzate – sviluppate nei centri di ricerca, università e incubatori trentini – che sono in grado di garantire un’utilità sociale per il territorio. Tradotto in pratica, la Fondazione vuole essere un vero e proprio propulsore di quella ricerca che è in grado di aiutare le persone e dare continuità all’economia. Un principio che si concretizza in azioni di sostegno evidenti come si evince dai bandi deliberati nel 2020 e dai nuovi bandi che verranno emessi nel 2021. A chiusura dell’ultimo bando 2020 lanciato lo scorso 18 novembre nell’ultima seduta del Cda, sono stati valutati i progetti pervenuti da parte di un Comitato Tecnico Manageriale composto da professionisti APCO – Associazione Professionale Italiana Consulenti di Management presieduto dall’ingegner Livio Lavelli.

Stefano Milani è il presidente della Fondazione Valorizzazione Ricerca Trentina.

I progetti

Nove sono i progetti che la Fondazione ha ritenuto meritevoli di finanziamento con lo stanziamento di 180.000 euro; 60 le manifestazioni di interesse pervenute; 24 sono stati invece i progetti considerati meritevoli di valutazione nei settori cruciali come epidemiologia, virologia, genomica, telemedicina, televisita, teleriabilitazione per il Trentino, diagnostica avanzata e sviluppo KIT diagnostici rapidi contro Covid-19, didattica a distanza per le scuole trentine, tecnologie per il distanziamento a tutela della salute delle persone, avvio startup Innovative ad elevata utilità sociale, bando speciale innovazione per la montagna.