Il progetto è organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale FareRete BeneComune, un’associazione di esperti e professionisti di varia estrazione, accomunati dalla visione che il mondo può essere migliore se tutti si prodigano per il Bene Comune. Questa allocuzione deve essere intesa nella sua accezione più ampia e cioè come l’insieme delle condizioni che favoriscono il benessere ed il progresso culturale, spirituale, morale ed economico di tutti i cittadini. La mission dell’Associazione è quindi quella di ideare e favorire iniziative che possano contribuire alla diffusione della “cultura” del Bene Comune anche attraverso la creazione di reti interattive (Fare Rete) tra tutti gli attori del sistema: singoli individui, altre associazioni, istituzioni.
Al webinar hanno partecipato rappresentanti di istituzioni pubbliche e private, referenti di associazioni, iscritti all’associazione Fare Rete Bene Comune, Fondazioni, cittadini con diverse professionalità direttamente o indirettamente collegati al tema della salute e in particolare delle fragilità. Il webinar si è aperto con alcuni messaggi introduttivi in rappresentanza delle istituzioni accademiche e delle società scientifiche. Il primo intervento è stato del professor Emanuele Porazzi (LIUC Business School) che ha sottolineato il ruolo che possono svolgere le università nel supportare queste iniziative, aiutando ad analizzare, misurare e condividere le best pactises. A seguire l’intervento della dottoressa Graziamaria Corbi (Società Italiana di Geriatria e Gerontologia SIGG) che ha stigmatizzato il concetto di fragilità per le persone anziane, fragilità non solo fisiche, ma anche psicologiche e sociali, e di come queste condizioni devono essere viste come un unicum terapeutico nel paziente anziano, soprattutto in questo momento di emergenza. La dottoressa Corbi ha anche messo l’accento sul fatto che questa pandemia rappresenta per i geriatri una nuova sfida, perché vanno definiti gli esiti ancora non completamente conosciuti di questa patologia, ivi inclusi gli esiti che deriveranno dalla non fruizione di cure per altre patologie a causa dell’emergenza Covid. Ed infine il dottor Pierangelo Lora Aprile (Società Italiana di Medicina Generale SIMG) che riconosce l’impatto drammatico del Covid sulle strutture del territorio e di come il tema della fragilità stia molto a cuore alla SIMG tanto che nel corso del congresso si è parlato di come poter riconoscere questi soggetti attraverso l’identificazione di un indice di fragilità e soprattutto di poter definire un percorso che possa prendere in carico questi soggetti.