In Fondazione Caritro di Trento, Euleria ha presentato i risultati di “Kari4Covid-19”. I protagonisti del progetto sono 50 pazienti che, tra luglio e agosto 2020, hanno seguito un percorso di teleriabilitazione domiciliare utilizzando Kari, il sistema per la riabilitazione da remoto concepito da Euleria. 

David Tacconi, Ceo & Co-Founder di Euleria, spiega che “Kari4Covid-19” è nato da una domanda: “É possibile continuare la riabilitazione a distanza in modo semplice ed efficace, quando il distanziamento sociale impone a pazienti fragili di restare a casa?”. Per dimostrare la fattibilità dell’idea, Euleria ha cercato il supporto della Fondazione Valorizzazione Ricerca Trentina (VRT), che da sempre sostiene la ricerca nel campo della teleriabilitazione e che in questo momento sta investendo in 19 progetti trentini con erogazioni superiori ai 700 mila euro. 

Il presidente Stefano Milani ha spiegato che “la Fondazione VRT investe in quei progetti come “Kari4Covid-19” che accrescono i dati sulla conoscenza e sulle tecnologie ad alto potenziale di sviluppo con forti ricadute sulla comunità e sul territorio; l’obiettivo primario è quello di promuovere principi di impact investing per la valorizzazione della ricerca trentina. In un contesto di emergenza, il supporto allo sviluppo di dispositivi come quelli per la teleriabilitazione e la telemedicina è fondamentale per raggiungere progressi in tempi rapidi”. 

Kari, il dispositivo per la riabilitazione da remoto concepito da Euleria, è stato quindi fornito ai 50 pazienti direttamente a casa mediante gli operatori di A.T.S.M. Centro Franca Martini, per cui è intervenuto in conferenza stampa il Presidente Vanni Ceola, per citare l’importanza di un tramite specializzato nel sopperire alla difficoltà dei soggetti fragili di accedere fisicamente alle strutture cliniche anche solo per ricevere il training di utilizzo del prodotto. 

Ampio spazio è stato dedicato all’esperienza di pazienti e terapisti coinvolti nel progetto: i pazienti hanno potuto raccontare direttamente lo svolgimento delle sedute di teleriabilitazione domiciliare svolte con Kari durante l’estate 2020, mentre i fisioterapisti, come Fabio Colombi, si sono soffermati sul vantaggio di poter monitorare da remoto l’andamento del percorso terapeutico dei pazienti. I report, le interviste e i questionari raccolti durante il progetto costituiscono un patrimonio di dati preziosi per i futuri sviluppi nell’ambito della teleriabilitazione domiciliare: per tale motivo, l’analisi tecnica del progetto è stata affidata ai ricercatori e alle ricercatrici della Fondazione Bruno Kessler (FBK). In particolare, il gruppo “eHealth” di FBK ha realizzato un prototipo di chatbot, accessibile via Telegram, per guidare i pazienti alle prese con Kari in un percorso psico-educativo volto a rafforzare anche le loro capacità di gestire efficacemente situazioni di disagio e stress.