Il convegno MAG Healthcare Piemonte, ha aperto i suoi lavori con la partecipazione di una vasta platea di esperti del settore sanitario, assicurativo e finanziario. L’evento, dal titolo “L’esposizione finanziaria al rischio clinico: impatto della MedMal (Medical Malpractice) sui costi in sanità e alternative risk transfer”, si è svolto al Centro Storico Fiat e ha rappresentato un’occasione fondamentale per affrontare l’impatto economico della responsabilità sanitaria, senza compromettere la qualità delle cure.

Un incontro tra istituzioni, medici e risk manager

Il convegno ha riunito rappresentanti delle istituzioni, direttori generali di ospedali, esperti di diritto sanitario, risk manager e professionisti del settore assicurativo. Quattro le sessioni dove hanno partecipato tra gli altri – di Pierluca Impronta (presidente MAG), Davide Minniti (Coordinatore nazionale del Forum permanente dei direttori generali per Federsanità), Franca Dall’Occo (direttore generale Ospedale Mauriziano di Torino) Stefano Scarpetta (direttore generale dell’ospedale Maggiore della Carità di Novara), , Luca Filippo Maria Stucchi (direttore generale della ASST Lariana),Vincenza Palermo (direttore della Struttura complessa risk management, ASL TO4; presidente nazionale COMLAS),Lorenzo Polo(direttone Uoc risk management qualità, contenzioso e medicina legale Policlinico San Matteo di Pavia). I temi hanno spaziato dall’analisi dei costi diretti e indiretti che orbitano intorno al fenomeno della MedMal alla gestione del nuovo Fondo Rischi, dalle criticità normative ed attuariali ai diversi approcci regionali. La pluralità degli interventi ha consentito di affrontare la sfida di coniugare sostenibilità economica del sistema sanitario e tutela della salute dei cittadini, con l’obiettivo di costruire strumenti concreti per meglio indirizzare gli investimenti in sanità, generando risparmi finanziari e al contempo garantendo cure di qualità.

I numeri

Il mercato assicurativo della responsabilità sanitaria in Italia vale oltre 300 milioni di euro di premi lordi annui, ma la copertura è tutt’altro che uniforme: 8 regioni hanno un Servizio Sanitario completamente assicurato; 7 regioni – tra cui Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Sicilia e Calabria – operano in completa autoassicurazione; altre 3 regioni, fra cui Lazio e Campania, non seguono una politica regionale definita, alternando strutture assicurate e non assicurate. Alcuni territori, come Piemonte e Sardegna, hanno invece introdotto modelli di governance centralizzata con polizze uniche regionali.

Il costo medio delle denunce presentate è stato pari a 41.639 euro

Per quanto riguarda i sinistri, il costo medio delle denunce presentate nel 2022 è stato pari a 41.639 euro (Bollettino IVASS 2024), con forti differenze tra settori: 76 mila euro nelle strutture pubbliche, 47 mila euro nelle private e 21 mila euro per il personale sanitario, a conferma della maggiore rischiosità dei contesti operativi pubblici. La velocità contenuta dei processi liquidativi e la difficoltà di quantificare il danno determinano un progressivo incremento dei valori nei primi anni di sviluppo: a fine 2022, i sinistri accaduti da almeno tre anni mostravano un costo medio di 52 mila euro per la generazione 2018 e di 64 mila euro per la generazione 2016.

Le aree cliniche maggiormente esposte restano ostetricia e ginecologia, irtopedia e traumatologia

Le aree cliniche maggiormente esposte restano ostetricia e ginecologia, ortopedia e traumatologia, Pronto soccorso ed emergenze, mentre le tipologie di evento più ricorrenti riguardano infezioni correlate all’assistenza (ICA), errori diagnostici ed errori umani. Uno studio della ECDC Americana ha inoltre stimato che, in Europa, le sole infezioni correlate all’assistenza generino circa 16 milioni di giornate di degenza aggiuntive ogni anno. Ad oggi anche a livello internazionale non esistono studi consolidati sui costi indiretti – come giornate extra di ricovero, re-interventi e maggior consumo di farmaci – salvo alcuni approfondimenti specifici sulle infezioni. Per colmare questa lacuna, MAG ha avviato un progetto di ricerca scientifica dedicato alla mappatura delle micro-voci di costo, con l’obiettivo di arrivare a una stima complessiva per tipologia di evento. In prospettiva, la progressiva informatizzazione delle cartelle cliniche potrà trasformare questi strumenti da meri supporti sanitari a leve di budgeting interno, consentendo alle strutture di pianificare investimenti mirati per migliorare la qualità delle cure e ottimizzare i costi.